Genova. Dopo le rassicurazioni arrivate dal vertice romano alla presenza del viceministro Teresa Bellanova sulla validità dell’accordo di programma per lo stabilimento di Cornigliano, venerdì Genova sarà di nuovo al centro della vicenda Ilva con la convocazione del coordinamento nazionale della Fiom per discutere proprio del futuro della siderurgia.
All’incontro parteciperanno il segretario nazionale Rosario Rappa e il segretario generale Maurizio Landini, oltre a delegati di tutti gli stabilimenti del gruppo.
E i lavoratori degli stabilimenti Ilva, preoccupati della situazione incerta rispetto alla vendita, sciopereranno per 4 ore dopodomani, il 10 febbraio, in contemporanea con l’aperture delle buste con le manifestazioni di interesse per l’affitto con opzione di acquisto di tutti gli stabilimenti.
Genova questa volta però non sciopera: “Genova è stata la prima a partire – spiega il segretario genovese Bruno Manganaro – abbiamo fatto quattro giorni di sciopero e occupazione della fabbrica per denunciare la vendita al buono e difendere l’accordo di programma. Siamo stati la scintilla che ha acceso l’attenzione sull’Ilva e oggi non chiediamo altri sacrifici ai nostri lavoratori, ma saremo pronti a mobilitarci in qualsiasi momento se la situazione lo richiederà.”