Genova. “Riceviamo con piacere la lettera dei lavoratori del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di cui condividiamo analisi e proposte di lotta. Non per nulla i nostri militanti e il nostro portavoce nazionale, Marco Ferrando, durante le giornate di lotta esemplare dei lavoratori Ilva sono stati presenti e a loro fianco, ribadendo proprio la necessità di una generalizzazione della mobilitazione in sostegno alla rivendicazione della nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio come unica e reale soluzione per difendere i livelli occupazionali e per poter dare vita ad una reale riqualificazione ambientale dello stabilimento a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini”.
Questo si legge in una nota del Partito Comunista dei Lavoratori, che rimarrà al fianco dei dipendenti Ilva. “Siamo pronti a tornare in piazza e nei picchetti con i lavoratori in caso di una nuova mobilitazione contro il governo, i nuovi acquirenti e la vigliaccheria dei Riva. Come sempre continueremo a rivendicare la necessità di non ridurre e limitare la lotta e la mobilitazione al solo stabilimento genovese, facendo pressioni innanzi tutto per la mobilitazione dei lavoratori ILVA di tutti gli stabilimenti italiani e sicuramente per la necessità di uno sciopero generale, quanto meno cittadino, per poter contrapporre a governi, giunte e padroni la reale forza della classe lavoratrice, la sola che può, autonomamente e senza delegare alle istituzioni, pretendere e ottenere ciò che è necessario per tutti”, terminata la nota.
Il Partito Comunista dei Lavoratori condivide e rilancia l’appello del Calp e le sue posizioni per dare vita ad una lotta di classe esemplare e vincente.