A1 maschile

Bogliasco in anticipo a Trieste, Mario Guidi: “Siamo un grande gruppo e dobbiamo dare il massimo”risultati

Inizia il girone di ritorno

MARIO GUIDI

Bogliasco. Prima giornata di ritorno e venerdì 5 febbraio la Rari Nantes Bogliasco giocherà a Trieste, alle ore 20,20, arbitri Bianchi e Centineo, delegato De Meo.

Sulla carta una bella partita; gli avversari dietro, a 15 punti, il Bogliasco tre lunghezze sopra. Due squadre diverse, rispetto all’andata, persino nelle formazioni. Venerdì ad esempio ci saranno i brasiliani, uno per parte, che allora non c’erano. Insomma, tutta da giocare e da vedere.

A presentarla è uno dei giovani, Mario Guidi, 17 anni da compiere.

Settimana intensa con due impegni con la juniores, di ritorno da Roma, in partenza per Trieste, valigia in mano. “Tanti impegni ma è un piacere. E’ sempre bello giocare con i propri amici, con i compagni di squadra e soprattutto farlo per una società come la Rari Nantes Bogliasco. Ci togliamo grandi soddisfazioni, a tutti livelli, e abbiamo obiettivi chiari”.

Contro la Vis Nova potevano essere tre punti. “Siamo stati anche sopra di tre ma abbiamo portato a casa un punto, preso in una piscina ostica. Dobbiamo migliorare, fare meglio, ci siamo fatti riprendere”.

Il Centro Federale Bianchi non è il Foro Italico ma è comunque tana del lupo. “E’ una vasca lunga, 50 metri, larga, grande, alta, la vaca dei tuffi accanto, ma questo non è un problema che ci poniamo. Quello che vogliamo fare è batterli. Tutto il resto passa in secondo piano”.

Un Trieste trasformato rispetto all’andata. “Avevamo fatto una grande prestazione e meritato i tre punti. Loro hanno vinto bene contro la Lazio ma per noi ogni partita è come una finale. Sono molto migliorati rispetto alla prima di campionato, hanno due buoni centri, lo straniero Elez ed il brasiliano, anche i giovani, ottimi giocatori. Dobbiamo contrastarli, metterci grinta e voglia, con gli schemi di mister Bettini: siamo un grande gruppo e dobbiamo dare il massimo”.

Senza un compagno di squadra e di tante battaglie in Nazionale, Fillo Gavazzi, fermo per un infortunio. “Gli dico che può succedere, di non preoccuparsi e di guarire rapidamente, è un ragazzo con la testa a posto, un atleta serio, spero che torni presto con noi, a lavorare e giocare”.

Anticipo e diretta Raisport. “E’ bello ma in acqua non cambia nulla, la televisione non regala punti quindi noi pensiamo all’obiettivo. Mi fa piacere che mi vedano i nonni, la mia fidanzata, i parenti, gli amici. E’ bello quando arriva il messaggio della nonna che mi dice che mi ha visto”.

Definisci la partita. “Da vincere. Con la grinta, il coraggio, la forza, con il sangue agli occhi. Da Bogliasco”.

Ritroverai compagni di Nazionale giovanile. “Con i 96 Rocchi, con i 97 Mezzarobba, con i 99 Podgornik. E’ bello, si spera sempre di essere convocati e poi di giocare in azzurro. C’è tantissima competizione, la squadra è formata da tredici giocatori, ai collegiali siamo in venti. L’Italia punta sempre al podio, la selezione è spietata. Chi è fortunato ad andare gioca al massimo e lo fa anche per i compagni che rimangono a casa”.

Hai cominciato con il nuoto, hai praticato entrambi e poi hai scelto la pallanuoto. “Nel nuoto il secondo non se lo ricorda nessuno, insomma, non sei nessuno nonostante la fatica, i sacrifici. Andavo bene ma non riuscivo ad appassionarmi, i miei genitori hanno capito che c’era qualcosa che non andava e mi hanno proposto la pallanuoto. Sono arrivato a Bogliasco, ho trovato Lillo Morbelli e Marco Sbolgi e subito mi sono innamorato”.

Papà Ivo, pallanuotista, come tuo fratello minore Giovanni, portiere, ti ha influenzato? “No, mi ha sempre lasciato la libertà di scegliere, mi ha solo detto di non andare in porta, di giocare fuori, di divertirmi”.

La solitudine del portiere, ma nonostante tutto gioca ancora. “Con la squadra del Camogli Uisp gioca in attacco, l’hanno buttato a centroboa, con i Master invece in porta. Sono un gruppo straordinario, si divertono tanto. Marco Rainero, Davide Gogna, per citarne alcuni, sono amici, vengono a casa, con le mogli, belli dentro e fuori dall’acqua, sono simpatici, con loro si ride”.

Hai citato la fidanzata, sincronette della Rari Nantes Bogliasco. “Giorgia Bozzo, ci siamo incontrati in piscina, alla ‘Vassallo’. Abbiamo orari diversi ma riusciamo a stare insieme una mezz’ora e poi nei fine settimana. Non vado a vedere le sue gare perché non vuole, ma una delle prossime volte mi presento, le faccio la sorpresa. Lei invece viene a vedere le partite, mi fa piacere vederla sugli spalti, sapere che è lì”.

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