Volo per la salvezza

Bimbo di 7 mesi in gravissime condizioni: i medici del Gaslini volano a prenderlo in Libano fotogallery

Il bimbo, figlio di un carabinieri, è nato prematuro ed è affetto da shock settico a seguito di una grave infezione virale polmonare

Genova. Un’equipe del Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica del Dipartimento di Alta Intensità di Cura e Percorso Nascita dell’Istituto Giannina Gaslini è volata in Libano per permettere il trasporto urgente di un bambino in gravissime condizioni dal Saint George di Beirut al Gaslini di Genova. Il bimbo italiano di 7 mesi, nato prematuro a 28 settimane di età gestazionale, è affetto da shock settico a seguito di una grave infezione virale polmonare.

Il bambino, figlio di un carabiniere di stanza nella capitale libanese, versava in imminente pericolo di vita ed è stato predisposto, grazie al supporto logistico dell’UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon al comando del Gen. Luciano Portolano) dell’Arma dei Carabinieri e dell’Aeronautica Militare, un volo umanitario ed il cordone di sicurezza a Beirut per il rimpatrio del bimbo. Durante il trasporto il bambino è stato assistito dall’equipe del Gaslini composta dal dottor Andrea Moscatelli direttore dell’UOSD Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica, dal dottor Stefano Pezzato e dall’Infermiera Pediatrica Armanda Ferullo.

“Realizzare questo trasporto pediatrico delicatissimo dal Libano all’Italia con il proprio personale e senza per questo pregiudicare l’operatività di un reparto nevralgico per l’intero Gaslini è prova di un’eccellenza clinica e di un livello organizzativo efficiente e all’avanguardia, che pochi centri al mondo sono in grado di realizzare. L’ospedale è sempre più orientato e specializzato nell’offerta di prestazioni di altissima complessità: solo nel corso dell’ultimo anno il Gaslini ha gestito trasporti pediatrici analoghi, per trattamenti specialistici in Istituto, da importanti centri di Verona, Milano e Messina” spiega il Presidente dell’Istituto Pietro Pongiglione.

“All’interno del Falcon 500 del 31° Stormo siamo riusciti ad allestire una vera e propria postazione di terapia intensiva, che ha consentito di mantenere il bambino in ventilazione meccanica, di garantire l’infusione continua di farmaci per il supporto emodinamico ed il monitoraggio di tutti i parametri vitali. Il volo sanitario è giunto a Beirut alle ore 21 del 1 febbraio ed è ripartito alle 00.30 del 2 febbraio, per giungere a Genova alle ore 04 circa dello stesso giorno (l’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova è rimasto eccezionalmente aperto per consentire l’arrivo del piccolo). Il bimbo è attualmente ricoverato presso il reparto di Rianimazione del Gaslini, purtroppo ancora in prognosi riservata” spiega Andrea Moscatelli direttore dell’UOSD Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica, che ha coordinato trasporto ed assistenza.

L’organizzazione di questo trasporto delicatissimo ha richiesto la collaborazione di tutto il personale della Rianimazione per poter garantire l’operatività del reparto nel giro di 24 ore. Il bimbo è stato stabilizzato dal personale del Gaslini presso l’ospedale Saint George di Beirut e trasportato in aeroporto in ambulanza, con la scorta predisposta dall’Addetto Militare a Beirut Generale Pierluigi Monteduro e dal Primo Segretario dell’Ambasciatore Italiano a Beirut Valerio Giorgio.

“Fino a otto anni fa eravamo noi medici del Gaslini a portare all’estero bambini incurabili in Italia, oggi grazie alle eccellenze clinico scientifiche e organizzative dell’Istituto avviene il contrario” aggiunge con orgoglio il dottor Pietro Tuo Direttore del Dipartimento di Alta Intensità e Percorso Nascita del Gaslini.

“Il trasporto del paziente critico ed ECMO è un progetto strategico fortemente sostenuto dalla Direzione dell’Istituto. Le richieste di trasporto verso il Gaslini di pazienti critici stanno diventando sempre più frequenti e come nel caso del piccolo paziente di Beirut, un servizio così complesso può rappresentare una reale speranza per bambini molto gravi”, conclude Pietro Tuo.

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