Genova. Nessuna data relativa all’incontro su Genova è arrivata dall’incontro che si è svolto questa sera tra il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e i segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm che avevano ottenuto un tavolo per chiedere delucidazioni e garanzie sul bando di manifestazione di interesse, primo passo che dovrebbe portare alla vendita del gruppo Ilva entro il 30 giugno di quest’anno.
Così, la scadenza di 24 ore chiesta a gran voce non solo dai sindacati (in particolare dalla Fiom) ma anche dalle istituzioni locali non è stata rispettata. Secondo quanto trapela dall’incontro romano il ministro avrebbe detto di non aver neppure letto la lettera formale inviata dal prefetto di Genova Fiamma Spena, presidente del Collegio di vigilanza sull’accordo di programma, che aveva raccolto le istanze provenienti dal territorio circa l’urgenza di un incontro per chiarire la necessità di salvaguardare l’accordo di programma dell’Ilva di Cornigliano in una fase difficilissima per lìIlva, segnata dall’indagine aperta oggi dall’Unione europea per presunti aiuti di Stato e dalla ‘gaffe’ del Governo sulla nomina a direttore generale del gruppo di Marco Pucci, condannato (ancora in via non definitiva) per il rogo della Thyssenkrupp.
Al termine dell’incontro, da cui non sono scaturite nemmeno risposte soddisfacenti per i segretari nazionali, e su esplicita richiesta del segretario della Fiom Maurizio Landini il ministro, relativamente al caso-Genova, ha affermato che domani (giovedì) avrebbe fatto una verifica. Proprio domani mattina è previsto un incontro tra il ministro Guidi e l’assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Liguria Edoardo Rixi. Sarà quello il momento chiave per capire se il Ministero mostrerà davvero una disponibilità a trattare la questione dei lavoratori dell’Ilva di Cornigliano. Ma se nemmeno domani mattina arriverà la data tanto attesa, è certo che la protesta dei lavoratori dell’Ilva, riprenderà.