Cda

Fiera di Genova, decisa la mobilità per i 40 dipendenti

Resta un disavanzo da 2 milioni di euro. Tursi ricontratta affitto per aiutare risanamento ente, ma non basta

fiera di genova

Genova. Genova. La Fiera di Genova avvierà la procedura di mobilità per tutti e 40 i suoi dipendenti, Lo ha deciso il cda dell’ente che si è riunito questo pomeriggio e a cui hanno partecipato l’assessore al Bilancio Franco Miceli e l’assessore alla Cultura e Turismo Carla Sibilla per il Comune di Genova, il direttore Piero Araldo per la città metropolitana Marco Razeto per la Camera di Commercio, il presidente Pietro Codognato Perissinotto e il direttore generale Ugo Ballerini per Filse.

“Un percorso obbligato – si legge in una nota della Fiera – che consentirà, nei 75 giorni previsti dalla legge, di lavorare congiuntamente ai soci per individuare possibili soluzioni e salvaguardare il maggior numero di posti di lavoro”. L’ente infatti chiude il bilancio con un deficit da 2 milioni di euro, oltre ai debiti per circa 8 milioni.

Il Comune di Genova (socio di maggioranza con il 35%) si è detto disposto “a modificare il contratto di locazione delle aree attualmente in uso alla società, stipulato quale compensazione di parte dei costi di realizzazione del padiglione Blu, anticipandone la scadenza del 2034 al 2029”. Una mossa che consente di liberare a breve circa 4 milioni per pagare metà dei debiti, a cui si aggiunge il rimborso di 600 mila euro per le spese di smontaggio e rimontaggio del portale d’ingresso, anticipate da Fiera di Genova durante i lavori del primo lotto di copertura del Bisagno.

Ma tutto questo servirà “per impostare un piano di ristrutturazione aziendale finalizzato al risanamento e al mantenimento dell’attività fieristica” si legge nella nota, non per la gestione ordinaria. .

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