Genova. Non consegnare mai dati personali, evitare appuntamenti presi dai social e, sopratutto, valutare molto bene la portata di quelli che possono sembrare scherzi anche innocui ma che possono trasformarsi in reati penali, il cosiddetto “cyberbullismo”.
Giorgio Bacillieri, dirigente della Polizia Postale di Genova, spiega quelle che possono sembrare solo regole di buonsenso ma che permettono di evitare a giovani e giovanissimi di mettersi nei guai.
Attenzione molto alta anche verso il fenomeno molto preoccupante degli adescamenti on line che vede vittime anche in fasce di età molto basse.
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