Genova. Agg. ora 15.30. Fumata nera in Città metropolitana al termine dell’incontro in cui i sindacati del trasporto pubblico provinciale Atp si sono confrontati con l’assessore regionale Gianni Berrino e con il consigliere delegato ai trasporti della Città metropolitana Gianni Vassallo. All’appello continuano a mancare un milione e 400 mila euro: “Il consigliere Vassallo ci ha confermato che spostare quelle risorse significa toglierle dalla manutenzione delle strade – spiega Andrea Gamba Filt Cgil – e che non può farlo a meno che i sindaci metropolitani non decidano tutti insieme che la priorità è il trasporto pubblico. A breve l’azienda dovrebbe presentare in città metropolitana il piano industriale senza queste risorse che fino all’anno scorso venivano garantite dalla provincia”. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale Gianni Berrino che si è impegnato a studiare alcune possibili soluzioni. Un nuovo tavolo è stato convocato per il prossimo 20 novembre ma i sindacati dopo il giudizio negativo dato all’incontro di oggi sembrano intenzionati a proclamare un nuovo sciopero entro la fine del mese.
Agg. h 11.30 I lavoratori di Atp hanno bloccato il traffico in via Roma, davanti alla Prefettura.
Sciopero di 24 ore oggi per Atp, l’azienda provinciale di trasporto pubblico. I lavoratori si sono dati appuntamento in piazzale Mazzini di fronte alla sede della Città Metropolitana per chiedere certezze sul futuro. “All’appello mancano 1 milione e 400 mila euro – spiega Andrea Gamba, Filt Cgil – che fino allo scorso anno la Provincia metteva per sopperire alle difficoltà economiche dei Comuni ma oggi la Città metropolitana non sembra in grado di garantire, come ci ha confermato recentemente il consigliere delegato ai trasporti Gianni Vassallo”.
Per i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl, il rischio è che la mancanza di risorse, insieme all’incertezza del futuro dovuto al rinvio della gara sul bacino unico dei trasporti, è che la mancanza di risorse possa far ritornare la situazione alla fine del 2013: “Allora Atp ha rischiato di fallire e solo grazie al sacrificio dei lavoratori, a cui con il concordato è stato decurtato il contratto integrativo, si è evitato il peggio. Non vorremmo che tutto questo si rivelasse oggi inutile”.