Genova. Il triplice suono della sirena e poi il botto. E’ arrivato liscio e puntuale oggi pomeriggio lo scoppio della prima volata di prova nel cantiere dello scolmatore del Fereggiano. L’esplosivo è stato depositato a circa novecento metri dall’imbocco a mare dalla galleria in corso Italia a una profondità di circa 35 metri, nel sottosuolo corrispondente all’incirca a Villa Cambiaso.
“I lavori nel cantiere procedono speditamente – ha detto l’assessore comunale alla protezione civile e ai lavori pubblici Gianni Crivello pochi minuti prima di schiacciare il pulsante che ha provocato la volata – e che saranno conclusi in tre anni e un mese anziché nei 5 inizialmente previsti”. La volata di oggi ha rappresentato una sporta di prova generale di sicurezza per comprendere gli effetti al suolo della carica, mentre ancora non è possibile sapere quante volate vere e proprie saranno effettuate per scavare gli oltre due chilometri di galleria mancante visto che i primi 900 metri sono ciò che resta dell’opera cominciata e mai completata negli anni Novanta.
“Il progetto – spiega Stefano Pinasco responsabile direzione opere idrauliche e sanitarie del Comune di Genova – prevede che lo scavo venga essenzialmente fatto in tradizionale quindi con martelloni e fresa puntuale quindi sicuramente nel tratto iniziale dove il ricoprimento di roccia è minore si scaverà in questo modo. Più avanti dove la durezza della roccia sarà tale da comportare l’uso di esplosivo si procederà con le cariche”. Presto anche per dire se le volate saranno fatte di giorno o di notte: “Lo vedremo visto che ad oggi lavorariamo su tre turni dal lunedì al sabato. In ogni caso ogni volta seguiremo le procedure con gli avvisi alla popolazione affinché nessuno si preoccupi”