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Chiavari, la strategia contro il depuratore comprensoriale

Domani assemblea pubblica, sabato doppio consiglio comunale con Lavagna

Il depuratore comprensoriale non s’ha da fare. Il messaggio, forte e chiaro, arriva da Chiavari, dove questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune sono state illustrate le iniziative in atto per scongiurare la costruzione dell’impianto in colmata. Presenze bipartisan per annunciare che sabato 10 ottobre alle ore 12.00 il Consiglio Comunale si terrà all’Auditorium San Francesco, alle ore 12.30 il Consiglio Comunale di Lavagna, nella stessa sede; entrambi i consigli, aperti al pubblico avranno come unico ordine del giorno proprio il depuratore.

“Per la prima volta, su un tema importante e condiviso, si riuniscono formalmente, seppur uno di seguito all’altro, due Consigli Comunali – ha spiegato il Sindaco di Chiavari Roberto Levaggi – intendiamo così dare un segnale importante. I cittadini potranno presenziare a entrambe le sedute, al termine delle quali si svolgerà un dibattito aperto a tutti al quale potranno prendere parte”.

“La decisione, presa insieme al Comune di Lavagna – fa eco il Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Barsotti – mira ad ottenere più forza nei confronti della Regione: rispetto all’esito di una semplice assemblea pubblica infatti due delibere consiliari hanno sicuramente una valenza istituzionale maggiore; ringrazio il Segretario Generale Alessandro Casagrande per avermi indicato il corretto iter amministrativo al fine di organizzare la particolare seduta”.

Domani sera, venerdì 9 ottobre alle ore 21.00 sempre sul tema del depuratore si svolgerà un’assemblea pubblica, sempre all’Auditorium San Francesco di Chiavari, organizzata dal neo costituito Comitato “No al depuratore unico”.

Il Sindaco ha colto l’occasione per leggere la lettera inviata al Sindaco della Città Metropolitana Marco Doria con la quale restituisce le deleghe affidate in seno al Consiglio dell’ente, per il “mancato coinvolgimento da parte del Consigliere Pignone su tutto l’iter della vicenda del depuratore comprensoriale” ha spiegato Levaggi nella missiva, e aggiunge: “E’ concepibile che la Città Metropolitana, con studi fatti frettolosamente ed ancora da approfondire, possa individuare un sito contro il volere del Sindaco della città e delegato alla pianificazione territoriale dell’Ente che tu rappresenti? Sento tradito quello spirito unitario che mi spinse a fare quella scelta“.

L’amministrazione confida che, data la mobilitazione popolare, delle associazioni di categoria economiche e sociali e il valore istituzionale delle due delibere che risulteranno dai Consigli Comunali di Chiavari e Lavagna di sabato, la Regione venga sensibilizzata sul tema e convochi tutti i Sindaci del Consiglio per perorare la causa dei due depuratori di vallata, soluzione ampiamente condivisa, per scongiurare l’installazione del depuratore unico.

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