A genova il direttore della dia

Antimafia, Dia: sequestrati sinora 35 milioni

Dia antimafia
Foto d'archivio

Genova. Il direttore della Direzione investigativa antimafia, il generale Nunzio Antonio Ferla, ha visitato il Centro operativo di Genova. Nell’occasione, alla presenza del capo del Centro, colonnello Sandro Sandulli, e del personale in servizio presso la struttura, sono state analizzate le attività investigative in corso e individuate future strategie da adottare nella lotta al fenomeno mafioso.

Nel tracciare un bilancio delle attività sinora svolte, sono stati messi in evidenza i risultati conseguiti dalla Dia nel campo dell’aggressione dei patrimoni mafiosi. In particolare il sequestro e la sottoposizione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale a carico di un soggetto indiziato di appartenenza alla ‘ndrangheta, residente in provincia della Spezia, ma anche l’arresto in esecuzione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria di 8 persone, tra elementi contigui all’organizzazione mafiosa calabrese, imprenditori e prestanomi, con il sequestro di beni pari a 35 milioni di euro.

Per quanto concerne gli obiettivi strategici di medio-lungo periodo, il direttore ha esortato il personale a proseguire lungo le direttrici che caratterizzano l’attività istituzionale della Dia: lo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria, l’aggressione ai patrimoni mafiosi attraverso le misure di prevenzione, l’approfondimento di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette – spesso indice di attività di riciclaggio – e il monitoraggio degli appalti pubblici per prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa.

Su quest’ultimo fronte, è intensa l’attività di monitoraggio svolta in tutto il territorio della Liguria per prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. I monitoraggi delle ditte impegnate nei lavori e gli accessi ai cantieri effettuati nell’ultimo anno hanno consentito di adottare 3 provvedimenti interdittivi antimafia e 4 rigetti di iscrizione alle “White List”, nei confronti di imprese in cui sono state rilevate connessioni con ambienti della criminalità organizzata.

Nel corso della sua visita, il generale Ferla ha incontrato il prefetto Fiamma Spena, e il procuratore distrettuale Michele Di Lecce, che hanno espresso viva soddisfazione per l’attività svolta dalla Dia ligure.

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