Riccione. Un genovese, già noto alle forze dell’ordine per problemi di tossicodipendenza, è stato arrestato dai carabinieri di Riccione poche ore dopo aver violentato e derubato una donna di 30 anni con menomazioni psico-fisiche.
Il 31enne era arrivato a Riccione a fine primavera con la sua fidanzata e aveva iniziato a lavorare come Pr per una discoteca. E’ stato proprio mentre svolgeva l’attività in una zona centrale di Riccione che ha conosciuto la sua futura vittima.
L’uomo, residente a Firenze ma di fatto senza fissa dimora, scoperto che la donna viveva da sola, è riuscito a
convincerla a farsi ospitare per qualche giorno con la sua fidanzata, nell’attesa di trovare un alloggio definitivo dove passare l’estate. L’ospitalità è durata una paio di settimane durante le quali e proprio in questo lasso di tempo il 31enne ha fatto più volte delle avance, mai corrisposte, alla padrona di casa.
La sera del 31 agosto, dopo avere preso delle gocce per dormire, la donna si è coricata e ricorda di aver visto in casa il genovese, che di fronte al suo invito ad andarsene, le è saltato addosso abusando di lei, insultandola e sputandole in faccia. In mattinata la 30enne ha raccontato tutto al padre scrivendo con il tablet, visto che non riusciva più a trovare il cellulare, ed è stato proprio lui ad allertare i carabinieri che, dall’elenco delle persone controllate in strada durante l’estate, sono risaliti al nome di battesimo dell’uomo e, attraverso le foto sul suo profilo Facebook riconosciute dalla donna, lo hanno individuato.
La sera stessa della denuncia, martedì, i militari hanno trovato il genovese in un locale in centro con la fidanzata: lui ha negato tutto, ma da una perquisizione è spuntato il cellulare della vittima. Nel suo alloggio sono stati trovati gli orecchini della donna, 2 flaconi di metadone e 6 telefoni cellulari rubati.
Oltre all’arresto per violenza sessuale e rapina, il 31enne è stato quindi denunciato per ricettazione. In ospedale sulla donna non sono stati trovati segni evidenti di violenza.