Liguria. I disagi si avvertono nei bar e negli autogrill, passando naturalmente per gli alberghi e gli stabilimenti balneari.
Sono gli effetti previsti dello sciopero che oggi coinvolgerà per l’intera giornata più di 200 mila lavoratori del settore del turismo. Una protesta scatatta a livello regionale per contestare il mancato rinnovo, da due anni e mezzo, del contratto di lavoro. Un settore spesso sottovalutato, quello del turismo, che però è vitale per l’economia della regione e che registra finalmente importanti segnali di ripresa.
“L’attuale stagione estiva del territorio ligure ha consolidato le presenze turistiche – hanno spiegato nei giorni scorsi Cgil, cisl e Uil – Le organizzazioni sindacali hanno sempre dato prova di disponibilità cercando ogni soluzione praticabile per contemperare le esigenze di chi lavora con quelle delle imprese che un lavoro non solo dovrebbero garantirlo, ma anche valorizzarlo. Per queste ragioni sono state respinte le pretese di smantellamento di diritti e tutele normative e salariali come unico viatico per giungere alla sintesi che il conto della crisi lo pagano solo i lavoratori”.
Da qui si è arrivati allo sciopero, “in risposta all’assenza di responsabilità sociale verso i propri dipendenti da parte di tante associazioni che continuano a nascondersi dietro il pretesto della crisi”.