In questi giorni si è tornato a parlare del depuratore comprensoriale del Tigullio orientale. A inizio agosto erano stati presentati vari scenari dall’ATO (Ambito Territoriale Ottimale), sul cui sito – ato.cittametropolitana.genova.it – erano stati messi a disposizione diversi documenti.
Non vogliamo entrare nel merito degli studi realizzati dai tecnici e mettere in discussione la loro reale indipendenza, su cui bisognerebbe aprire un capitolo a parte. Lasciamo tutto questo alla loro coscienza. Come Gruppo regionale MoVimento 5 Stelle, vogliamo, però, evidenziare subito come negli scenari previsti non sia stato minimamente presa in considerazione l’ipotesi di due depuratori per i due diversi bacini idrografici.
Parliamo di due vallate diverse – quella dell’Entella e del Petronio – che, carte alla mano, vengono unite in un unico impianto in base solo a ipotetiche valutazioni di risparmio economico. Senza, tuttavia, tenere conto dei 10 chilometri che separano le due valli, con un’incidenza notevole sui costi di costruzione e gestione del futuro impianto.
Ricostruendo dai dati messi a disposizione dall’ATO, un depuratore comprensoriale da 150.000 A.E. che serva Chiavari, Leivi, Lavagna, Cogorno, Ne, Carasco e altri comuni dell’entroterra avrebbe un costo (sovrastimato da Iren) di circa 35 milioni di euro. Il depuratore per Sestri Levante e la val Petronio costerebbe, sempre sovrastimato, 28,5 milioni.
La somma dei due impianti sarebbe di circa 63,5 milioni di euro, contro i 61 milioni di euro, ipotizzati sempre da Iren, per il macroimpianto unico per le due vallate. I costi, dunque, si equivarrebbero, ma non i vantaggi enormi di avere due impianti autonomi sulla sicurezza e gestione del loro funzionamento nel futuro. Un esempio? In caso di guasto o manutenzione di uno dei due impianti non si bloccherebbe l’intera area del Tigullio. Senza contare che non sarebbe necessario creare impianti di pompaggio da Sestri Levante a Lavagna in un senso per i liquami e nell’altro per le acque depurate. Di più: il doppio depuratore eviterebbe anche i gravi disagi per i lavori di collegamento tra le aree di Lavagna e Sestri Levante.
Noi del MoVimento 5 Stelle, come tante persone del territorio, reputiamo l’ipotesi di due diversi depuratori comprensoriali la più sensata e razionale, anche alla luce dell’inserimento nei comuni interessati di Chiavari e di altri comuni dell’entroterra. Una soluzione dall’impatto ambientale minore, dai minori costi di realizzazione e gestione e, soprattutto, dalle maggiori garanzie sul suo futuro funzionamento.
Sulle aree in cui collocare i due impianti si può ancora ragionare: Sicuramente la scelta deve ricadere nell’area più consona e sicura, senza assecondare troppo la difesa del proprio giardino a priori che per troppo tempo ha immobilizzato le scelte delle passate amministrazioni.
Se fosse il buon senso a muovere le decisioni dei nostri amministratori, la scelta sarebbe facile e naturale. Ma così purtroppo non è.
Gabriele Pisani, Consigliere Regionale Gruppo MoVimento 5 Stelle Regione Liguria