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Genova: saldi positivi per le imprese giovanili e straniere, lieve calo per le aziende “rosa”

Genova. Nel secondo trimestre 2015 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili, femminili e straniere risultano positivi: a fronte di una situazione occupazionale ancora incerta (l’ultimo dato nazionale di giugno sul tasso di disoccupazione registra un aumento su base annua dello 0,3%), si cerca di reagire alla crisi trovando forme alternative di occupazione, come l’avvio di un’attività imprenditoriale. Basti pensare che oltre il 75% delle iscrizioni in queste tipologie di imprese riguardano ditte individuali, con punte dell’87,1% per le imprese straniere.

Nel panorama nazionale, la Liguria si posiziona al 2° posto per tasso di imprenditorialità straniera, subito dopo la Toscana, mentre per quanto riguarda le imprese “rosa” si colloca al 14° posto e per le imprese giovanili al 16°.

La provincia di Genova, nell’arco degli ultimi 5 anni, ha registrato saldi positivi in tutte e tre le tipologie di imprese, anche se in flessione: la migliore performance spetta alle imprese giovanili con un saldo a giugno 2015 pari a +227, seguono le imprese straniere (+149 unità) e infine le imprese femminili (+75 imprese).

Se si analizza l’incidenza di queste tre tipologie sul totale delle imprese nell’arco del quinquennio considerato, si rileva che il peso delle “under 35” si riduce gradualmente passando dall’8,3% nel 2011 al 7,9% nel 2015, valore più basso registrato a livello regionale; in diminuzione anche l’incidenza delle imprese femminili (passa dal 22,9% al 19,9%). Il peso % delle imprese straniere, invece, cresce dal 9% del 2011 all’11,8% del 2015: la nazionalità più diffusa è quella marocchina, che rappresenta il 14,3% della quota di stranieri, operante per quasi il 70% nelle attività commerciali.

Analizzando i settori di attività si rileva che a Genova il commercio è quello preferito sia dai giovani (31,4%) che dalle imprenditrici (36,8%) che dagli stranieri (39,5%): al secondo posto in ordine di preferenza per le imprese giovanili e straniere ci sono le costruzioni (rispettivamente 26,1% e 36,8%) mentre per le imprese femminili prevalgono i servizi di alloggio e ristorazione (12,1%).

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