L'omelia

Bagnasco alla Guardia: “Famiglia inquisita e oggetto di bugie”

angelo bagnasco
Foto d'archivio

Genova. “Potremmo dire che la famiglia è oggi la grande inquisita e la cenerentola”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, nell’omelia pronunciata oggi al santuario della Madonna della Guardia, nell’anniversario dell’apparizione sul monte Figogna.

“Una certa rappresentazione – ha spiegato il presidente della Cei – vuole farci credere che oggi nelle famiglie regnano solo difficoltà, ostacoli, ferite, situazioni insormontabili: quando, addirittura, qualcuno non pensa che sia
causa di molti mali“.  Bugie, secondo il porporato, “che vengono continuamente ripetute, con la raffinata arte della manipolazione delle menti e delle coscienze”.

La prima di queste bugie, a detta di Bagnasco, è che “si ripete fino all’esasperazione che l’amore è solo sensibilità e sentimento, mentre è anche volontà e decisione e che la vita di coppia non è sempre effervescente, facile, piena di slanci, è anche impegno e sacrificio”. La seconda è che “amare significa prendere mentre – ha spiegato il cardinale Bagnasco – vuol dire innanzitutto donare, anzi donarsi”.

La terza bugia, poi, “sembra impossibile – ha proseguito il porporato – ma ormai circola e avanza come un’onda dal mare dell’individualismo: si sostiene con fierezza che due sposi vivono meglio senza figli perché i figli limiterebbero in modo insopportabile la libertà dei genitori. Si vuole scardinare l’idea – ha sottolineato – che figli sono il frutto bello e benedetto dell’amore coniugale”.

Bagnasco ha colto l’occasione per annunciare che sarà Genova a ospitare il congresso eucaristico nazionale dal 15 al 18 settembre 2016.

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