Lettera al direttore

Rifiuti in Emilia, Odone (Uiltrasporti): “Soldi sprecati, serve tavolo per soluzioni concrete”

Genova. Dopo il Piemonte anche l’Emilia Romagna ha capito che dalla Liguria si può guadagnare del denaro. Questa vergogna la comprendono tutti, tranne le istituzioni locali. Apprendiamo dalla Regione che i rifiuti di Genova e dell’area metropolitana verranno accolti dall’Emilia Romagna. Ecco un altro palliativo, nessuna soluzione per il futuro di Amiu. Sull’azienda si stanno esprimendo in molti, ovviamente a parole e non a fatti. Ma quale futuro? Se la politica continua su questa strada l’azienda morirà. Sugli organi di stampa compare tutto e il contrario di tutto: opinioni su piani industriali, investimenti, opportunità, fusioni, gare. Ma ad oggi non esiste da parte del “proprietario”, ovvero il comune di Genova, una risposta concreta che indichi come risolvere il problema rifiuti a Genova . La Uiltrasporti sostiene a gran voce che è tempo di accelerare sulle scelte perché siamo al fallimento tecnico. E’ necessario attivare il vero percorso per il salvataggio dell’azienda, soprattutto a fronte degli interessi che si sono manifestati in questi giorni. Alla Uiltrasporti non interessano i nomi ma la sostanza dei progetti che possono salvare l’azienda, l’occupazione, il salario e i livelli normativi dei lavoratori. Che cosa vogliamo? Subito nuovi investimenti, soprattutto sul piano dell’impiantistica rivolta allo smaltimento e al trattamento dei rifiuti: non lo smaltimento fuori regione!

Il sindaco ha dichiarato che il Comune con le sue risorse non può sostenere gli investimenti indispensabili previsti dal piano industriale di Amiu. Il tempo non è una variabile indipendente. Ogni giorno che passa, Amiu spende – o meglio – spreca oltre 100 mila euro per conferire i rifiuti fuori regione. Quanti lavoratori potremmo occupare nel settore con 100 mila euro al giorno? Tanti, caro sindaco!

Come Uiltrasporti ci domandiamo se Doria e Amministrazione siano consapevoli che hanno tra le mani un ‘azienda che sta morendo. Ci saremmo aspettati che le problematiche e la loro soluzione venissero affrontate in sedi istituzionali attraverso il confronto. Quello che sta investendo azienda, lavoratori e città è un vero ciclone. La Uiltrasporti è disponibile a discutere del futuro di Amiu, purché sia fatto affrontando discussioni e proposte serie proprio ai fini della salvaguardia di un patrimonio che non vogliamo disperdere: per Genova, i cittadini e il mantenimento dei livelli occupazionali e le condizioni salariali dei lavoratori. L’azienda è sana: siamo pronti a difenderla contro chi, attuando la politica dell’attesa, non si assume responsabilità, mandando in fumo anni di lavoro e di impegno. Occorre un piano di salvataggio indirizzato all’industrializzazione del settore. che riporti Genova a dimensioni europee e non da terzo mondo.

La Uiltrasporti chiede che sia aperto un tavolo di confronto che consenta di trovare, al più presto, soluzioni definitive e non palliativi speculativi e miopi come nelle ultime delibere comunali. Le risposte le pretendono i cittadini genovesi e i lavoratori di Amiu. Noi saremo come sempre pronti a fare la nostra parte.

Marco Odone, segretario nazionale Uiltrasporti

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