Liguria

Precari anche se fondamentali: il caso dei cinofili dei vigili del fuoco arriva alla Camera

In Liguria le unità cinofile dei pompieri sono 8 di cui 3 precarie

unità cinofile vigili del fuoco

Liguria. Immaginate che si verifichi un crollo improvviso, o che, come purtroppo spesso accade, un anziano si perda in un bosco, oppure che nel bel mezzo di un’ondata di maltempo ci sia una frana. Emergenze durante le quali l’intervento delle unità cinofile dei vigili del fuoco è indispensabile e potrebbe essere determinante per salvare delle vite. Adesso però immaginate che, nonostante la situazione sia critica, non arrivi nessun cane (ovviamente accompagnato dal suo conduttore) a mettere il suo fiuto a disposizione delle ricerche.

E’ quello che succederà se la situazione dei vigili del fuoco discontinui, che sono a tutti gli effetti dei precari, non verrà in qualche modo risolta. Se il nodo precarietà è comune a tutti i pompieri discontinui, nel caso dei cinofili, se possibile, questa problematica assume dimensioni ancora maggiori perché colpisce personale altamente specializzato e fondamentale in situazioni di emergenza.

In Italia le unità cinofile del 115 sono momentaneamente contingentate in 186 a livello nazionale, 155 delle quali hanno già conseguito la certificazione operativa e di queste circa 45 sono discontinue. In Liguria i cinofili sono otto in totale di cui tre discontinui. Questo si traduce in una difficoltà a garantire un intervento tempestivo in caso di bisogno perché, con tre unità discontinue sul territorio, non è detto che il conduttore più vicino all’emergenza possa intervenire (potrebbe infatti aver superato i turni di servizio previsti nell’arco dell’anno). E così capita spesso che debbano intervenire unità che provengono da più lontano o addirittura da fuori regione.

Fortunatamente qualcosa si sta muovendo per cercare di risolvere questo problema e la scorsa settimana l’argomento è arrivato anche alla Camera dei deputati. L’onorevole del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni ha infatti dedicato un intervento proprio ai cinofili: “La precarietà in cui versano i vigili del fuoco discontinui non è tollerabile. Sono la componente istituzionalmente preposta al soccorso tecnico urgente sui crolli e le unità cinofile svolgono un ruolo insostituibile nell’individuazione e nel salvataggio delle persone intrappolate sotto le macerie”.

“La componente cinofila è composta da personale discontinuo, personale altamente specializzato e addestrato. Ne fanno parte istruttori e operatori di grandissima esperienza e capacità che si addestrano in maniera paritaria con costanza e dedizione più volte settimanalmente per ottenere e mantenere un’eccellenza operativa degna di fare parte della componente del corpo nazionale del vigile del fuoco” ha detto l’onorevole Spadoni per sollecitare una “stabilizzazione di tutto il personale”.

“Oggi, a seguito delle drastiche riduzioni che la componente discontinua ha subito a partire dal 2015 (il 75% in meno rispetto l’anno 2014), il nostro Paese non ha risorse sufficienti per fronteggiare una qualsiasi emergenza” ha aggiunto l’esponente del Movimento 5 Stelle che non è l’unica a richiedere a gran voce un intervento del Governo su questo tema.

Esiste anche infatti una proposta di legge del deputato del Movimento 5 Stelle Emanuele Cozzolino per la stabilizzazione a tempo indeterminato di gran parte dei vigili del fuoco volontari che per almeno 5 anni abbiano prestato servizio come “discontinui”. In questa proposta di legge, tra i criteri prioritari proposti per l’ordine di assunzione, c’è anche l’appartenenza operativa a categorie ad alta qualificazione come i cinofili.

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