E’ stato approvato il bilancio triennale 2015-2017 della città metropolitana di Genova: i sì sono stati 35, contrario solo il Comune di Rapallo, astenuti Davagna e Gorreto. Si tratta di un documento che, per ammissione dello stesso sindaco Marco Doria, è di “estrema ristrettezza, quasi insostenibile, in quanto impedisce non solo qualsiasi investimento ma anche gran parte dell’ordinaria amministrazione”, ma che ha esortato a non bocciare, pena il commissariamento.
Nella seduta odierna la Conferenza metropolitana ha approvato altri due atti. Il proprio regolamento e le linee guida per la stipula di convenzioni fra la Città metropolitana, i Comuni e le loro Unioni per la gestione associata delle funzioni fondamentali degli enti locali del territorio.
Queste ultime comprendono la gestione della ‘centrale di committenza’ per ciascuna Unione dei Comuni; il coordinamento dei sistemi di informatizzazione e digitalizzazione nelle Unioni, con l’integrazione delle banche dati e la gestione coordinata dei siti istituzionali dei diversi Comuni, l’offerta di servizi a cittadini e imprese, la gestione e conservazione degli archivi informatici; le politiche per la trasparenza e la prevenzione della corruzione, anche attraverso uno specifico piano comune e il codice di comportamento dell’Unione; la collaborazione nella redazione coordinata dei piani urbanistici comunali (Puc), la conversione dei piani regolatori generali in Puc e le funzioni delegate in materia di paesaggio; le prestazioni di lavori pubblici per i Comuni fino a 8.000 abitanti come previsto dal decreto legislativo 163/2006 e le modalità operative per l’assistenza agli enti locali stabilite dallo specifico regolamento metropolitano.