Lunedì assemblea (forse)

Pd, incontri separati a Roma: per partito ligure nome condiviso o commissario, Vattuone in pole come ’traghettatore’

Segreteria mista e congresso forse a febbraio con primarie solo tra gli iscritti

cronaca

Roma. Accogliere le dimissioni del segretario Giovanni Lunardon e puntare su un “traghettatore” condiviso per evitare il commissariamento. E’ questo, in sostanza, lo scenario illustrato dal vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e da Deborah Serracchiani alla pattuglia di renziani liguri scesa oggi a Roma in vista dell’assemblea regionale del partito di lunedì prossimo, dove si tireranno le somme dopo la sconfitta elettorale del 31 maggio.

Dal numero due di Matteo Renzi oggi si sono presentati l’ex capogruppo in Regione Nino Miceli, la candidata Pd sconfitta alla Regionali Raffaella Paita, il consigliere regionale rieletto Pippo Rossetti, il ministro Roberta Pinotti e i parlamentari Vito Vattuone e Massimo Caleo e l’ex segretario provinciale Victor Rasetto, renziano della prima ora. “O vi mettete d’accordo o vi mandiamo un commissario” ha detto senza mezzi termini Guerini.

Il vice segretario del Pd ha anche precisato che la guida del partito ligure, in questa fase di transizione in vista del congresso, dovrà essere renziana.

In pole position per il ruolo di traghettatore c’è al momento Vito Vattuone, ex sindaco di Casarza ligure, renziano di area dem, che potrebbe mettere d’accordo anche i cuperliani. Si è parlato anche di Pippo Rossetti, ma lui non sarebbe troppo entusiasta, mentre per Nino Miceli le quotazioni sono oggi molto basse, visto il suo impegno diretto nella campagna elettorale di Raffaella Paita. La segreteria, però, dovrà essere mista e bilanciare le due anime forti del partito, visto che i civatiani se ne sono andati.

Rispetto al futuro, vale a dire al segretario vero e proprio che dovrà essere eletto con il congresso si è aperto un nuovo fronte di dibattito: quello relativo alle primarie, messe in discussione dallo stesso premier Renzi dopo le recenti sconfitte elettorali. Con tutta probabilità quindi le primarie che porteranno all’elezione del nuovo segretario del partito saranno riservate ai soli iscritti, ma per modificare il regolamento ci vorrà tempo. Per questo non è escluso che il congresso possa a slittare al prossimo anno (si parla di febbraio ma è tutto da vedere).

Dopo l’incontro coi renzani liguri Guerini, ha incontrato il segretario uscente Giovanni Lunardon e il riconfermato segretario genovese Alessandro Terrile. Con loro si è parlato soprattutto della necessità di una ricomposizione politica del partito a partire dalle scelte di fondo: quale opposizione in Regione, quale rapporto con i partiti alla sinistra del Pd e con l’amministrazione del capoluogo.

Oltre al nome, insomma in gioco c’è il tentativo in extremis di capire dove vuole andare il partito ligure. Per questo non è escluso che domani o sabato venga deciso di rinviare l’assemblea regionale di lunedì, Guerini su questo avrebbe dato l’ok. In alternativa, nonostante l’assemblea, al pd ligure verrà concesso un po’ di tempo in più per trovare la composizione e quindi il nome.

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