Il sindaco di Genova Marco Doria, quasi una settimana fa, è stato chiaro: o durante la prossima seduta ci saranno i numeri o andremo a casa. La settimana che si apre rischia allora di essere decisiva per la maggioranza di centrosinistra, alle prese con la delibera sulle aziende partecipate.
Per due volte consecutive il provvedimento, che vede fortemente contrari i sindacati, è saltato perché in Aula Rossa al momento del voto non c’erano i numeri sufficienti. Un chiaro segnale politico, seguito alla sostituzione di fatto dei consiglieri Antonio Bruno (fds) e Gian Pastorino (Sel) con quelli del Gruppo Misto Franco De Benedictis e Salvatore Mazzei.
Il tentativo di Doria di blindare la maggioranza, spostando l’asse verso il centro, sarà messo alla prova dal nuovo voto in aula, previsto per martedì prossimo. La tenuta della maggioranza così ridisegnata sarebbe il primo passo verso un possibile rimpasto in giunta.
Intanto i lavoratori delle partecipate affilano i coltelli: Amiu e Amt saranno a Tursi proprio in occasione del voto. Rimane da capire se il consiglio si terrà a porte chiuse: non è ancora stato deciso nulla, la parola definitiva la dirà la conferenza capigruppo di domani.