Genova. Stop al rumore per garantire il diritto al riposo dei cittadini e miglioramento del decoro delle vie della movida notturna. Con queste motivazioni la giunta comunale ha approvato la proposta di “Regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e commerciali e le attività di svago nella città di Genova”.
Il provvedimento, ispirato dall’assessorato Legalità e diritti e dall’assessorato alle Attività economiche e produttive, insieme con il comando della Polizia Municipale, verrà ora sottoposto al consiglio comunale.
Il regolamento ha l’obiettivo dichiarato di sensibilizzare i soggetti legati alla “movida” a sviluppare comportamenti rispettosi dell’ambiente e degli altri.
Nella prima parte del regolamento sono previste misure che prevedono premi per quegli operatori economici che decidono di collaborare con il Comune per contribuire al decoro e alla valorizzazione dei quartieri (esempio: posizionamento di contenitori di rifiuti, fruibilità dei servizi igienici e pulizia delle aree immediatamente antistanti agli esercizi), ma anche per prevenire situazioni di disturbo alla quiete pubblica attraverso semplici cautele (evitare mensole e spillatori esterni, sgomberare o rendere inutilizzabili i dehor dopo l’orario di chiusura, mantenimento di porte e finestre degli esercizi chiuse dopo le 24 per impedire la diffusione esterna di rumore e musica).
Previsto il divieto di pubblicità della promozione del consumo di alcol.
Gli incentivi sono rappresentati da serate di intrattenimento in deroga, esenzione del canone Cosap, palchi e pedane per concerti (previsti solo tra le ore 20 e le ore 0.30) forniti del Comune, messa a disposizione di spazi pubblici in occasione di eventi cittadini.
La seconda parte del regolamento prevede che, con ordinanza, il sindaco possa limitare gli orari degli esercizi e delle attività negli ambiti territoriali in cui sono emerse criticità in relazione alla vivibilità, ordinare il divieto di somministrazione e di vendita di alcolici in determinati orari e limitare l’asporto di bevande in contenitori in vetro e in metallo.
“Il regolamento vuole contemperare diritti e interessi in un’ottica di promozione della cultura della legalità e del rispetto dell’altro – osserva l’assessore alla Legalità Elena Fiorini – abbandono di rifiuti, schiamazzi, assembramenti molesti, intralcio alla viabilità, piccoli fenomeni di vandalismo sono comportamenti che vanno arginati e travalicano le giuste esigenze di divertimento e svago. E che le normative nazionali non fossero sufficienti a farlo è testimoniato dal fatto che la gran parte delle città italiane viva le stesse difficoltà di Genova e che tanti cittadini hanno rappresentato all’Amministrazione comunale, che ha condiviso la necessità di intervenire”. Per l’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza “non si tratta di un provvedimento diretto a spegnere la città, ma che tiene adeguatamente conto delle necessità degli operatori economici, senza gravarli di compiti e obblighi eccessivamente onerosi”.