Lettera al direttore

Porto e Puc di Santa Margherita, lettera aperta di “Santa non si svende”

Salve, siamo un gruppo spontaneo di cittadini di Santa che hanno deciso di incontrarsi e confrontarsi su temi che riteniamo importanti per il futuro nostro, dei nostri figli e nipoti, indipendentemente dalle nostre sia pur diverse sensibilità politiche. Abbiamo pensato di darci un nome e abbiamo scelto, ammettiamo un pò provocatoriamente, di denominarci “Santa non si svende”. Animati, quindi, da questa passione, abbiano deciso di condividere le nostre conoscenze sulle vicende del nostro Porto e del nostro Piano Urbanistico Comunale (detto brevemente Puc) per le ovvie importanti ripercussioni che avranno questi temi sul futuro di Santa. Ci siamo districati tra i molteplici documenti, atti e comunicati emanati, pubblicati e apparsi sulle dette questioni. Interessante è, quindi, quanto è emerso dai recenti fatti e da quel che abbiamo appreso leggendo in prima persona i documenti emanati dagli enti regionali, sia quelli inviati più di un anno fa al nostro comune in relazione al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica relativa al nostro Puc, sia quelli più recentemente emanati nel corso del procedimento relativo al porto, conclusosi, come tutti sappiamo, con la dichiarazione di ammissibilità di uno dei due progetti preliminari del nostro Porto alla fase successiva, nella quale dovrà essere, invece, valutato ed approvato il progetto definitivo. Non in ultimo, utili sono stati i chiarimenti del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria apparsi sulle testate locali.

Ci piacerebbe, dunque, a questo punto, condividere con i nostri concittadini le nostre semplici conclusioni tratte dalla vicenda, che quanto mai come ora appare affatto conclusa, visto che sul fronte Puc attendiamo che l’attuale amministrazione proceda con le successive fasi della Valutazione Ambientale Strategica e per quanto riguarda il Porto venga presentato, se il privato lo riterrà, il progetto definitivo dello stesso affinchè venga approvato.

Nostro malgrado, quindi, dobbiamo constatare come, in relazione al Puc, la precedente amministrazione non abbia ritenuto di accogliere integralmente le prescrizioni indicate dagli enti regionali poste a fondamento della sostenibilità ambientale del Piano Urbanistico Comunale stesso. Tali prescrizioni, peraltro, erano state indicate all’Amministrazione Comunale precedente già nell’Ottobre 2012 e, constatato che nel frattempo non erano state da questa accolte nella loro integrità’, sono state, quindi, ribadite nell’Aprile 2014. Il tempo trascorso dalla prima indicazione delle prescrizioni in questione (2012) alla seconda (2014), peraltro, dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio la precisa volontà dell’Amministrazione stessa di non volersi adeguare alle indicazioni regionali, visto che ne avrebbe avuto tutto il tempo. Le prescrizioni in questione, comunque, non erano e non sono il frutto di meri capricci degli enti regionali, ma erano e sono volte a garantire la salvaguardia del delicato equilibrio fra paesaggio, ambiente e opere dell’uomo che via via negli anni hanno reso unica la nostra cittadina e, dunque, per far in modo che l’equilibrio creatosi, delicato quanto fragile, non venga stravolto da ulteriori quanto mai irrimediabili opere dell’uomo. Detto in parole povere per cercare di preservare la bellezza di luoghi e scorci unici.

Per altro verso, dobbiamo nostro malgrado constatare come l’attuale amministrazione comunale, sul Puc, il cui altissimo costo è gravato su tutti noi cittadini, evidentemente nicchia.

Non è, infatti, dato ad oggi sapere quale direzione intenderà prendere l’attuale maggioranza ovvero mantenere la rigida posizione della precedente amministrazione non adeguandosi a tutte le prescrizioni regionali poste a fondamento della sostenibilità ambientale del detto Piano o finalmente farlo a tutela dei valori sopraindicati.
Sul Porto, invece, ben oramai conosciamo le decisioni prese dall’attuale amministrazione, avendo questa deciso in consiglio comunale di promuovere uno dei due progetti preliminari pur con delle prescrizioni, che, però, d’altro canto, ahimè, abbiamo dovuto constatare essere maggiormente permissive rispetto a quelle indicate dagli enti regionali. Il che non è un buon segno anche per la successiva pratica che la maggioranza andrà ad affrontare, ovvero quella del Puc.

Infatti, sarà oramai chiaro a tutti, nonostante i vari tentativi di depistaggio, come la pratica del Puc e quella del Porto sono strettamente connesse e correlate.
Infatti, laddove il Puc più permetterà, nella specie area portuale e area retroportuale, tanto più invasivi saranno gli interventi di cementificazione in queste aree.
Al momento, ci tranquillizza un pò quanto ci riferisce il Dipartimento Ambiente della Regione Liguria allorquando scrive: “relativamente al progetto di riqualificazione dell’area portuale, si rileva come lo stesso debba necessariamente rapportarsi con la pianificazione urbanistica, come adeguata a vincoli, disposizioni, norme e piani sovraordinati…l’interessamento è accentuato dal fatto che all’interno del progetto è stata inclusa anche l’area degli ex cantieri Spertini…”.
Posto quanto sopra, vogliamo fare una promessa: noi come gruppo spontaneo di cittadini non smetteremo di interessarci alla vicenda.
Cari saluti.

UN GRUPPO SPONTANEO DI CITTADINI-SANTA NON SI SVENDE

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