Pallanuoto

Champions League, la Pro Recco rimonta e supera il Barceloneta: in finale affronterà il Primorje

Più volte sotto di 2 reti nella piscina catalana, i liguri hanno saputo rispondere e colpire a 6" dalla sirena

PRO RECCO WATERPOLO

Recco. Una Pro Recco tutto cuore riemerge da una situazione difficile concretizzando la sua rimonta tra la fine del terzo e il quarto tempo. Il gol decisivo viene segnato da Pjetlovic a 6 secondi dalla sirena.

Scongiurati i rigori, i liguri battono così il Barceloneta e domani affronteranno il Primorje Rijeka che nell’altra semifinale hanno battuto gli altri croati del Dubrovnik per 10-9.

La fase finale, che si sta disputando a Barcellona, ha visto il successo dell’Eger per 8-7 nella finale per il quinto posto con l’altra ungherese, lo Szolnoki.

Parte decisa la Pro Recco che conquista il primo scatto sulla palla e la prima superiorità della gara; tuttavia la formazione guidata da Igor Milanovic si trova, dopo due minuti di gioco, sotto di due reti per i gol di Tahull e Perrone. Ad accorciare le distanze ci pensa il numero 6 recchelino, Dusko Pijetlovic, con l’uomo in più: servito alla perfezione da Prlainovic, deposita in rete da pochi metri. La possibilità di pareggiare si presenta in più occasioni ma qualche errore di troppo non permette l’aggancio; così ecco arrivare il +2 firmato Perrone.

La Pro Recco non molla e così Giorgetti, dopo l’assist perfetto di Aicardi, va a segnare la rete del -1. Il primo parziale si conclude con i padroni di casa avanti di una rete, sul risultato di 3 a 2.

Il secondo tempo ha un incipit completamente diverso: la squadra ligure prima trasforma la superiorità numerica grazie a un gol di Pijetlovic, servito da Giorgetti, poi passa per la prima volta in vantaggio grazie al gol su rigore di Filipovic (3-4). Il pareggio arriva con una trasformazione in superiorità numerica per presunto offside, poi la Pro Recco va nuovamente sotto sempre per mano di Perrone che, non pago, segna anche un minuto dopo con il personale poker (6-4).

Ma gli attaccanti, los adelanteros recchelini, non mollano la presa e sono decisi più che mai ad afferrare il Barceloneta: per la messa in pratica dell’idea ci pensa Filip Filipovic che prima si conquista un’espulsione e dai sette metri lascia partire un sinistro imparabile che si infila alle spalle di Pinedo.

Oggi però si fatica parecchio. Si sapeva alla vigilia e il sole negli occhi di Tempesti non permette al numero uno recchelino di compiere i miracoli a cui ha abituato i tifosi e gli spettatori in vasca; ecco così arrivare il gol di Echenique, con l’uomo in più, che porta i padroni di casa di nuovo sul +2. Le due squadre vanno al riposo lungo sul risultato di 7 a 5 in favore del Barceloneta.

Il -1 è ancora una volta ad opera di Filip Filipovic (con l’uomo in più e a inizio di terzo set) che lo segna con una pregevole rete, per poi ripetersi andando a pareggiare i conti e facendo registrare sul verbale di gara il poker nella casella numero 10 blu. Distrarsi potrebbe essere fatale, frase semplice quanto efficace, perché i gialloblù non sono certo squadra abituata a non lottare: non a caso prima segna Echenique per il +1, poi raddoppia Ubovic per il 9 a 7.

Degli attaccanti si è detto in precedenza, Jokovic conferma la teoria: dopo un giro di palla con l’uomo in più il numero 3 biancoceleste deposita in rete il 9-8. Filipovic oggi è davvero incontenibile: la bocca da fuoco mancina agli ordini di Igor Milanovic trasforma il secondo rigore e con la cinquina personale va ad agguantare nuovamente il Barceloneta.

I padroni di casa però sentono forte il “fattore Picornell” e Fernandez vuole leggere anche il proprio nome sul tabellino dei marcatori e ci riesce a poco meno di un minuto (10-9), ma nulla può il Barceloneta quando Pietro Figlioli impugna la sfera con la visuale di tiro libera. Il numero 4 biancoceleste si alza fino al costume lasciando partire un tomahawk ad alta precisione che trafigge Pinedo, il quale non ha neanche il tempo di reagire. Risultato sul 10 pari.

Il fischio di Alexandrescu e Stavridis da il via all’ultimo parziale con un immenso Figlioli che conquista quattro scatti su quattro a disposizione. Filipovic porterebbe anche in vantaggio i suoi in inizio di quarto, ma Alexandrescu annulla la rete perché segnata, a detta dell’arbitro romeno, fuori tempo massimo.

Dopo il gioco davvero al limite, le due formazioni (forse un po’ stanche), si allungano inevitabilmente e a risentirne è senza dubbio il gioco che viene “sostituito” dalla fisicità e dalla lotta serrata in ogni parte del campo. La palla pesa, è un vero e proprio macigno, ma non per Alex Giorgetti: l’attaccante biancoceleste raccoglie e finalizza una perfetta circolazione di palla andando a trasformare la superiorità per il momentaneo +1 recchelino.

Non si finisce di soffrire perché ad un minuto dalla fine è Minguell a riportare in gioco il Barceloneta, ma Pijetlovic non ci sta e con l’uomo in più va a rete andando a decretare il termine della gara con il risultato di 12 a 11.

Domani alle ore 19,30 la Pro Recco incontrerà il Primorje: in palio la Champions League.

I recchelini inseguono l’ottava coppa dei campioni che manca dal 12 maggio 2012, giorno della finale vinta proprio contro il Primorje Rijeka per 11-8.

Il tabellino:
CNA Barceloneta – Pro Recco Waterpolo 1913 11-12
(Parziali: 3-2, 4-3, 3-5, 1-2)
CNA Barceloneta: Pinedo, Sziranyi, Perrone 4, Oneto, Espanol, Minguell 1, Roca, Echenique 2, Ubovic 2, Fernandez 1, Escribano, Tahull 1, Linares. All. Jesu Martin.
Pro Recco Waterpolo 1913: Tempesti, Prlainovic, Jokovic 1, Figlioli 1, Giorgetti 2, Pijetlovic 2, Giacoppo, Aicardi, F. Di Fulvio, Filipovic 5, Ivovic, Gitto, Pastorino. All. Igor Milanovic.
Arbitri: Alexandrescu (Rou), Stavridis (Gre). Delegati: Bottlik (Svk) e Perisic (Srb).
Note. Superiorità numeriche: Barceloneta 5 su 10, Recco 7 su 13 più 2 rigori segnati. Usciti per limite di falli: Fernandez, Roca e Figlioli nel quarto tempo.

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