La lotta

“Amt costa troppo? E’ il risultato di anni di scelte sbagliate”: lavoratori della Cgil in piazza

"A nulla sono serviti i sacrifici di lavoratori e cittadini"

Genova. “Amt costa troppo? Sindaco domandati perché”. Questo lo slogan della manifestazione organizzata dai lavoratori di Amt che aderiscono alla Filt Cgil, che stanno dando vita a un presidio in piazza De Ferrari, con volantinaggio, per spiegare cosa sta accadendo alla cittadinanza.

“Questi sono i risultati di 10 anni di mancate scelte e scelte sbagliate, nonostante i sacrifici sostenuti dai cittadini sotto forma di un servizio peggiore e più oneroso e dai lavoratori sotto forma di decurtazioni economiche e normative”, si legge nel volantino.

Poi si entra nel dettaglio, a partire dalla gestione della scissione Amt/Ami e dalla vendita di quote azionarie di Amt a Transdev/Rtp. “Il risultato sono stati 23, 5 milioni per ricomprare le azioni e 20 milioni buttati in consulenze e penali”, spiegano i lavoratori, che parlano anche della vendita dell’officina Guglielmetti, per poi arrivare alla delicata questione del parco mezzi.

“Sono 5 anni che predichiamo che in Italia e in Europa si ammodernano i parchi mezzi con fondi messi a disposizione dall’Unione Europea e sono passati quasi 2 anni da quando abbiamo firmato un accordo in Regione che prevedeva la consegna di 200 nuovi bus ripartiti dal 2014 al 2017 – proseguono i lavoratori – Per ora abbiamo visto solo 10 mezzi per le linee collinari (autofinanziate da Amt), che sostituiscono appena quelli che hanno preso fuoco. Se oggi avessimo 100 mezzi nuovi, l’azienda risparmierebbe almeno 2 milioni di euro all’anno”.

Ma non finisce qui. “C’è la questione della vendita della rimessa di Boccadasse, che ha comportato la congestione di quella di Gavette, con un aggravio economico di circa 1,5 milioni di euro all’anno per Amt, visto che i bus si devono portare dalla Valbisagno al Levante”, spiegano ancora.

Infine, lavoratori e sindacato parlano di “incapacità o mancata volontà” di prevedere una riorganizzazione del servizio in termini di percorsi ed orari che non sia fatta “solo di semplici tagli”.

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