Dal tribunale del lavoro

Amt condannata per comportamento antisindacale: annullato accordo su fondino stipulato con Faisa e Cisl

L'azienda corre ai ripari: Filt, Ulitrasporti e Ugl convocate il 3 giugno

amt

Genova. Il giudice del lavoro del tribunale di Genova su ricorso dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl ha condannato oggi Amt per comportamento antisindacale in quanto, applicando alla lettera quanto previsto dalla delibera regionale sul cosiddetto ‘fondino’, ha escluso dalla trattativa sull’applicazione dello stesso i sindacati che non hanno avvallato quella delibera.

La conseguenza è stata la condanna dell’azienda e sopratutto la dichiarazione di “nullità dell’ipotesi di accordo firmato il 31 marzo” tra Amt, Cisl e Faisa Cisal.

“Fin dall’inizio avevamo detto che Amt poteva evitare – commenta soddisfatto Antonio Cannavacciuolo della Uiltrasporti – come è stato fatto in tutte le altre aziende di trasporto liguri di seguire alla lettera quello che c’era scritto nella deliberare regionale, in cui qualcuno ha voluto scrivere che solo i sindacati firmatari delle delibera potevano poi andare a trattare in azienda. Non a caso, tutte le altre aziende hanno fatto accordi separati ma hanno trattato con tutti. Sapevamo che era per loro una scelta pericolosa perché rappresenta un comportamento antisindacale escludere alcune sigle dai tavoli e oggi il giudice ci ha detto che avevamo ragione”.

Cosa succederà adesso visto che l’accordo sul fondino è stato annullato? “L’azienda ci ha appena mandato una convocazione per il 3 giugno” spiega. Sullo stesso passaggio della delibera regionale Cgil, Uil e Ugl hanno presentato anche un ricordo davanti al Tar che attualmente è ancora pendente. Inevitabile che la sentenza di oggi, rispetto alla quale Amt dovrà decidere se ricorrere o meno, porterà a un rallentamento rispetto all’effettivo esodo agevolato previsto dal fondino.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.