Pallanuoto

Serie A1, al via i playoff: il Bogliasco ospita la Pro Recco. Le sensazioni di Gianmarco Guidaldi alla vigilia del match

Gianmarco Guidaldi
Foto d'archivio

Bogliasco. Sono passate poche ore dalla partita che la Rari Nantes Bogliasco ha giocato alla “Scandone”, l’ultima della stagione regolare. I ragazzi di mister Bettini, vincendo contro la Canottieri Napoli, hanno occupato l’ultimo posto disponibile dei playoff e ora proseguono nel loro cammino.

Una fase successiva che li metterà di fronte alla capolista Pro Recco: gara 1 domani, mercoledì 22 aprile alla “Gianni Vassallo”, alle ore 19,30; arbitri Piano e Petronilli, commissario Tedeschi.

Gara 2 si giocherà sabato 25 aprile alla “Comunale” di Sori alle ore 20,30; arbitri Daniele Bianco e Calabrò, commissario Costa.

Un grande risultato, inaspettato ad inizio anno, desiderato lungo il percorso, alla fine ottenuto, che fa il pari con quello storico della formazione femminile bogliaschina, per la prima volta in semifinale scudetto. C’è aria buona a Bogliasco: il buen retiro che fa crescere ragazze e ragazzi, in acqua e fuori.

A raccontare le sensazioni del momento è Gianmarco Guidaldi.

Cominciamo dal racconto di Napoli. “Bello perché non era un obiettivo di inizio stagione arrivare nei playoff, lo è diventato a salvezza acquisita. Devo dire che abbiamo fatto fino ad ora un ottimo lavoro. Alla ‘Scandone’ abbiamo giocato bene, partita interpretata in maniera giusta, non è stato facile. Fare risultato a Napoli, in una vasca difficile come è la loro, è stato molto importante. Le notizie che arrivavano da Savona erano a favore della Lazio per cui la situazione non era semplice, quindi: bravi”.

Voi avete sempre dichiarato di non guardare gli altri. “Avevamo la possibilità di essere noi i primi attori e così è stato, totalizzando 24 punti che sono tanta roba”.

Griglia completata, è giusto così, sono davvero le prime otto d’Italia? “La risposta del campionato è questa. Sulla carta la Lazio aveva qualcosa più di noi, siamo stati bravi a ribaltare il pronostico di inizio stagione ed arrivare davanti a loro”.

Tutto ciò permette alla Rari di affrontare i quarti con gioia nonostante l’avversario sia difficilissimo. “Il primo turno è proibitivo, contro i primi della classe, ma il nostro vantaggio è di poterci confrontare con una realtà di altissimo livello. Sono contento soprattutto per i nostri giovani: per loro misurarsi con i più grandi campioni di questo sport è una grande opportunità. Poi comincia un’altra storia nella quale possiamo rappresentare una mina vagante. Non abbiamo nulla da perdere, nessuna pressione”.

Autorizzati a sognare? “Assolutamente sì. Ripeto: abbiamo disputato una stagione al di sopra delle aspettative. A Napoli abbiamo ricevuto tanti complimenti per il carattere della nostra squadra: in acqua a giocare, e non a fare le comparse, i ’98 ed i ’99. Avremo la possibilità di disputare alcune partite in casa nostra e qui abbiamo una forza ancora più grande: la tranquillità di non dover fare il risultato a tutti i costi; andiamo a divertirci e cominciamo a giocare due, o forse tre, partite di alto livello contro un avversario di altissimo livello”.

Come si affrontano queste sfide? “Con la mentalità giusta, di non farsi travolgere e di non concedere nulla. Limitare i loro punti di forza. E poi il nostro pubblico. Ci tengo a ringraziare i nostri tifosi che ci sono sempre stati vicino e non hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Speriamo di poter regalare loro altre gioie. Sono contento perché da mercoledì, grazie alla qualificazione ai playoff, potrà tornare in piscina, dopo molto tempo, un nostro carissimo tifoso”.

Recco che in coppa contro l’Eger non ha brillato. “Non mi faccio ingannare. Stanno sicuramente caricando, sottoposti ad un lavoro fisico che avrà tolto loro un po’ di brillantezza ma ogni giorno che passa e che li avvicina al massimo delle competizioni, campionato e final six, avranno qualcosa in più”.

Voi nei playoff, le ragazze nella semifinale scudetto, le giovanili avanti come treni, compresa la tua Under 20. Sembra tutto facile, invece… “Mi sono fermato a riflettere ed obiettivamente la Rari Nantes Bogliasco è una società modello. Tutti questi risultati non sono casuali ma frutto di sacrifici, di scelta delle persone giuste. Ognuno di loro ha messo a disposizione della società la propria capacità, magari rinunciando ad altri aspetti. Complimenti alle ragazze perché hanno centrato un obiettivo bellissimo, anche loro come noi, non partivano con i favori del pronostico”.

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