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Regionali, Paita contro le “spese pazze”: “Nei primi 30 giorni taglio agli stipendi dei consiglieri”

Abolizione del listino e azzeramento delle spese dei gruppi consiliari nel programma della candidata del centrosinistra: "Prima sobrietà e rigore, poi tutto il resto"

Un protocollo d’intesa da sottoporre a tutti gli altri candidati, un patto per ridurre i costi della politica. Lo ha firmato oggi a Genova Raffaella Paita, candidata alle prossime elezioni regionali per il centrosinistra.

“Questo – ha spiegato – è l’impegno che noi ci siamo presi con gli elettori. Vogliamo innanzitutto abolire il listino e questo sarà l’ultimo listino della storia della Regione, inoltre vogliamo introdurre la preferenza di genere”.

La battaglia si sposta poi sui costi di funzionamento della macchina della Regione e, inevitabilmente, sulla contromisure da adottare per evitare altri casi “spese pazze”. “Abbiamo scelto di azzerare – ha continuato Paita – le spese di funzionamento dei gruppi, ovviamente salvaguardando il personale. Un segnale netto anche rispetto ai brutti episodi che si sono verificati durante questo mandato”.

“E poi proponiamo una riduzione molto forte delle indennità dei consiglieri regionali, equiparandole allo stipendio dei consiglieri del comune capoluogo. I rimborsi inoltre vogliamo che abbiano precise pezze giustificative e siano sottoposti ad un controllo terzo”.

L’impegno è di discutere questi provvedimenti nei primissimi giorni della nuova legislatura. “In 30 giorni porteremo gli atti in consiglio. Prima di tutto sobrietà e rigore, poi penseremo a tutto il resto. Chiediamo di sottoscrivere questa proposta anche agli altri candidati”.

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