Rapallo

Shitzu azzannata e ridotta in fin di vita da un grosso cane: la proprietaria scappa

Il sindaco Bagnasco: "Stiamo facendo tutte le verifiche del caso"

passeggiata a mare di rapallo

Rapallo. Gravissimo incidente sulla spiaggia dei Cavallini, dove una femmina di shitzu è stata azzannata da un grosso Alaskan Malamute. La cagnolina, che ha 10 anni, ha riportato uno sfondamento toracico, con perforazione dei polmoni e dopo 4 ore di intervento, ora è ricoverata in clinica a Novi Ligure.

Un’esperienza terribile e traumatica per la piccola e per la sua proprietaria, che ha chiesto aiuto postando la vicenda sul gruppo Facebook “Mugugno Rapallo”. Il fatto risale allo scorso 14 aprile, quando Lilly si trovava sulla spiaggia. “Una signora distinta mi informa che il suo cane è cattivo e allora mi affretto a metter il guinzaglio alla mia bassotta, ma purtroppo la Shitzu è finita in bocca al Malamute, la cui proprietaria non ha fatto nulla per fermarlo – racconta – Io sono riuscita a toglierlo dalle fauci, ma il sangue scorreva ovunque e gridavo disperata”.

Momenti di angoscia e paura, aggravati dal fatto della mancata assistenza all’animale ferito. “La proprietaria del grosso cane, infatti, si è allontanata come se nulla fosse e nessuno dei presenti ha pensato di fermala – continua – per fortuna due ragazze mi hanno accompagnata dal veterinario più vicino”.

Ora Lilly dovrà pagare da sola tutte le spese veterinarie, a meno che non si trovi la proprietaria del cane, che forse potrebbe anche avere un’assicurazione. L’appello è stato subito accolto dai cittadini di Rapallo, che hanno scritto decine di post per esprimere vicinanza e dare alcuni consigli su come comportarsi in questi casi. Tra loro anche il sindaco Carlo Bagnasco: “Mi dispiace moltissimo – dice – stiamo facendo tutte le verifiche del caso”. E per fortuna in quel punto ci sono anche le telecamere, che quindi potrebbero svelare l’identità della “fuggitiva”.

“Se la signora in questione si facesse viva vorrei pensare che, o non si è resa conto della situazione o ha avuto paura – conclude Lilly, che lancia un appello – metà colpa è mia perché non avevo il guinzaglio e pagherò anche la multa. Si metta però una mano sulla coscienza”.

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