Cultura

Porte Aperte al MuSel per le scuole di Sestri Levante

Sestri Levante. Per il secondo anno consecutivo il museo organizza l’iniziativa “Porte aperte al MuSel” per gli studenti delle Scuole Primaria e Secondaria dell’istituto Comprensivo di Sestri Levante e – da quest’anno, anche alle Scuole dell’infanzia (Munari, Andersen, Rodari e Collodi).

Dal giorno 8 aprile al 17 giugno, oltre 600 ragazzi, accompagnati da 50 insegnanti potranno fruire di ingresso gratuito e visita guidata gratuita al Museo. In questi giorni, le prenotazioni delle visite sono già state effettuate e confermate. La sezione archeologica e la sezione dedicata alla storia della città sveleranno i loro contenuti, e gli studenti saranno guidati nell’utilizzo dei dispositivi multimediali interattivi che costituiscono una delle risorse didattiche del MuSel.

Le visite e le attività didattiche, coordinate dalla direzione, saranno condotte da Emanuele Alessio, Annalisa Sumberaz, Enrico Cipollina e Eleonora Fornelli. Si tratta di laureandi e specializzandi in Conservazione dei Beni Culturali e Archeologia delle Università di Genova e Cagliari che svolgeranno presso il MuSel un periodo di formazione professionale, nel quadro delle convenzioni attivate dal Museo.

“Ritengo doveroso sottolineare che il Museo, con questa iniziativa, garantisce per il secondo anno consecutivo un servizio di formazione gratuita alla fascia più giovane della popolazione di Sestri Levante. Con Porte aperte 2015 la struttura non avrà costi aggiuntivi, e non avrà introiti da bigliettazione. Trattandosi di un servizio culturale ed educativo erogato gratuitamente ai giovani, non credo che questo elemento potrà alimentare le periodiche voci di polemica politica – spiega Fabrizio Benente, direttore scientifico MuSel – A tale proposito, proprio perché intendo svolgere al meglio il compito che mi è stato assegnato, non mi stancherò di ripetere che un museo è soprattutto un progetto culturale, costituisce un servizio educativo alla popolazione, è un presidio dei saperi e ha il compito di conservare la memoria e l’identità dei luoghi”.

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