Economia verde

Liguria da ripensare: in una “green roadmap” le ecoproposte per rilanciare l’economia

pannelli solari di Ferrania Solis impianto Porto di Genov

Genova. Manutenzione del territorio, ecoquartieri, mobilità e turismo sostenibile, ciclo dei rifiuti, efficienza energetica, fonti rinnovabili. Sono solo alcune delle parole chiave contenute in una vera e propria “green roadmap” proposta da Greenpeace, Legambiente, WWF, SI’ Rinnovabili NO nucleare, ARCI, Coordinamento Free e CNA che verrà presentata alla Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Genova il prossimo 22 aprile, dalle ore 9.30 alle 18.00

“Sono maturi i tempi e le tecnologie per promuovere attività produttive e filiere industriali innovative che creino nuova occupazione, salvaguardino la salute e l’ambiente” sottolineano gli organizzatori” e che siano capaci di garantire l’emancipazione economica dei giovani e la ricollocazione della forza lavoro”.

Durante l’iniziativa saranno presentate esperienze di attività industriali ed economiche già presenti nel nostro paese che si ispirano ai principi dell’economia circolare e che dimostrano che è possibile creare lavoro e salvaguardare ambiente e salute.

“Esistono modelli industriali dannosi, in crisi, incapaci di prospettiva: Vado ne è un esempio paradigmatico che può diventare occasione di ripensamento profondo per uno sviluppo della Liguria realmente sostenibile. Davanti ad un rischio idrogeologico sempre più presente devono diventare prioritari la cura, la manutenzione e la tutela del territorio, con una vera e propria pianificazione delle misure di adattamento al cambiamento climatico. Interventi delocalizzati e concreti capaci di garantire l’appetibilità di una regione che vede nel turismo uno dei suoi punti di forza, ma che se percepita insicura vedrà scomparire anche uno dei pochi settori attualmente in crescita.
Una pianificazione che parli anche di rigenerazione urbana, attraverso il riutilizzo e il recupero di spazi senza consumare altro suolo, secondo la logica di sviluppo degli ecoquartieri, in cui ‘mobilità sostenibile, gestione degli spazi commerciali e per il tempo libero, consumi energetici, gestione dei rifiuti, diventano elementi fondanti per migliorare la qualità della vita”, si legge in una nota.

Un evento pubblico, quello del 22 aprile, che guarda all’appuntamento di Parigi, dove alla prossima Conferenza delle Parti dell’Onu si discuterà il nuovo accordo globale sul clima per mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 gradi centigradi.

“Un’occasione anche per la Liguria, regione particolarmente vulnerabile agli effetti del riscaldamento globale, per poter diventare un vero e proprio laboratorio ed esempio di economia sostenibile del futuro”. Per questo gli organizzatori rivolgono un invito a imprenditori, sindacati, alle istituzioni, alle associazioni di categoria per contribuire tutti insieme “alla costruzione di un percorso comune dal basso capace di mobilitare tutte le esperienze e le energie positive per sostenere questa necessaria fase di cambiamento”.

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