No al depuratore

Lavagna unita contro il depuratore comprensoriale: “Costi esorbitanti e danni irreversibili”

fiume entella lavagna

Lavagna. “Grande successo del convegno odierno alla Sala Rocca di Lavagna per il quale il nostro gruppo è riuscito ad ottenere il consenso e ad amalgamare a 360° gli esponenti della maggioranza, della minoranza, dei comitati del territorio locali lavagnesi e chiavaresi e di persone di spicco della politica Sestrese: Mario Chella, Vincenzo Gueglio e Marco Conti”. Così esordisce il consigliere comunale Andrea Giorgio (100% Lavagna).

Una mobilitazione generale, quindi, quella contro il depuratore comprensoriale. “Da parte nostra una grande soddisfazione che speriamo di replicare mercoledì 22 aprile alle ore 21 in occasione di un evento relativo alla prevista costruzione dell’argine sulla piana dell’ Entella; sarà presente l’Avvocato Daniele Granara per la raccolta delle firme di tutti i Cittadini residenti nei Comuni sulle sponde dell’ Entella che aderiranno al ricorso al TAR in quanto legittimati a farlo. La concomitanza con la partita della Juve è quasi provocatoria: vogliamo saggiare la responsabilità dei cittadini di fronte ai gravissimi problemi che assillano la nostra Città. Da parte mia ho evidenziato i motivi per cui il previsto depuratore comprensoriale rappresenta l’ennesimo ‘fattaccio’ all’ italiana: danni ambientali spropositati, costi incredibili, ripercussioni sul turismo inimmaginabili”, prosegue.

“Da parte nostra riteniamo che questa battaglia vada cavalcata in occasione delle prossime elezioni regionali e in queste vediamo un pericoloso nemico nel candidato PD Raffaella Paita: già in occasione della alluvione genovese si era defilata per oltre un mese e a raccogliere gli insulti per la strada c’era andato il Sindaco Marco Doria – dichiara ancora Giorgio – Ora sta facendo la stessa cosa col depuratore di Lavagna: improvvisamente la responsabilità diventa della Città Metropolitana e di ATO e di IREN. La cittadinanza deve sapere che l’assessore all’ambiente ed alle infrastrutture è lei e quindi la decisione dipende da lei. E’ inutile che si defili: la nostra speranza è che a Lavagna non raccolga neanche un voto. E voteremo chi verrà a Lavagna a garantirci la tutela della nostra città”.

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