Lettera al direttore

Genova, Sel: “Pd in crisi fa saltare riunione di maggioranza in Comune”

Alla fine, non sono servite a molto le aperture del sindaco Doria al Pd che chiedeva una discussione sulla giunta e sulle prospettive dell’amministrazione, prontamente concessa. Non preannunciata, è arrivata all’ultimo momento la notizia della non partecipazione del gruppo PD alla riunione di maggioranza prevista per ieri 23 aprile. Presenti soltanto Lista Doria e Sel, insieme all’assessore Fiorini, salta la discussione prevista sul Regolamento Convivenza. Con conseguente ritardo del lavoro della giunta e del consiglio, peraltro uno dei motivi per i quali il Partito Democratico stesso i giorni scorsi lamentava il suo disagio.

Comportamento contraddittorio di un partito che costituisce metà della maggioranza di questo consiglio, e che ora minaccia uno “sciopero dei consiglieri”, qualunque cosa significhi, anche perché la critica al lavoro della giunta arriva proprio dal partito che annovera più assessori di qualunque altra componente della maggioranza, dal vicesindaco alle nuove entrate degli ultimi mesi: due PD che sono andati a sostituire gli assessori uscenti. Se questo partito ritiene di avere problemi con la giunta, la cosa migliore che potrebbe fare è proprio parlarne con i suoi propri rappresentanti. Magari chiederne la sostituzione, se evidentemente non rispondono alle loro aspettative.
Ciò che sembra, in realtà, è che tensioni tutte interne al Partito Democratico si stiano riflettendo pesantemente sull’amministrazione del Comune.

È palese la difficoltà che il PD genovese e ligure sta affrontando in quest’ultimo mese precedente le elezioni regionali: che lo stesso segretario Terrile (in listino con Paita) parli del fatto che vi sia all’interno del consiglio comunale chi si candida “contro il PD” come di un motivo di verifica della maggioranza (il fatto che chi lo faccia non c’entri nulla coi Democratici è secondario), evidenzia chiaramente le tensioni che si agitano neanche troppo sotto la superficie.
La maggioranza che governa il Comune di Genova è espressione di una coalizione alla quale hanno partecipato insieme PD, Lista Doria e Sel. E alla quale noi abbiamo sempre partecipato con lealtà, manifestando a volte il nostro dissenso ma senza aver mai fatto mancare il nostro sostegno. Che non ha nulla a che fare con gli schieramenti che si presenteranno ora alle elezioni regionali, che riflettono peraltro posizioni politiche, scelte personali e collettive che si sono manifestate ed evolute nel corso dei recenti mesi. Difficile però lamentare da parte del Pd una difficoltà nei rapporti con la giunta quando da mesi il sindaco dimostra nei suoi confronti un’attenzione continua – vedi appunto le ultime variazioni di giunta. Ma Doria non può neanche impegnare tutto il suo tempo a cercare di risolvere i problemi del PD.

A questo punto sarebbe sicuramente più serio che il Partito Democratico dicesse chiaramente se ha intenzione di ritirare la fiducia al sindaco Doria, invece di inventarsi formule bislacche quali lo “sciopero dei consiglieri”, che appaiono solo strumentali ad altro, che con l’amministrazione del Comune c’entra poco o nulla.
Da parte nostra, siamo certo disponibili ad un confronto sull’amministrazione e sulle prospettive dei prossimi anni, a patto che di questo si tratti e non di un modo per scaricare sul Comune questioni e problemi non pertinenti.

Massimiliano Milone e Mario Pesce, coordinatore e responsabile lavoro per la segreteria provinciale di Sinistra Ecologia Libertà Genova.

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