La lotta

Fincantieri, muro contro muro tra sindacati e azienda: nuovi scioperi all’orizzonte

A Riva Trigoso proclamato uno sciopero di 10 ore

Genova. Nessun passo avanti nella trattativa tra Fincantieri e i sindacati. “L’azienda, anche se con toni diversi, ha ribadito che non sarà prorogato il contratto integrativo scaduto il 31 marzo – dichiara Sergio Ghio, Fiom Cgil – le posizioni, quindi, rimangono distantissime e tra una decina di giorni ci verrà consegnato un documento sulle politiche industriali e i carichi lavorativi, da cui Riva Trigoso potrà sapere qualcosa di più in merito al paventato scorporo del settore meccanica”.

Una situazione tutt’altro che distesa, che andrà ad interessare tutti i cantieri, compreso quello di Sestri Ponente. “L’azienda persegue una strada che porta inevitabilmente allo scontro – prosegue Ghio – già da ora, infatti, i lavoratori vedranno le ripercussioni sulle buste paga, che subiranno un taglio di circa 70/80 euro, senza dimenticare i premi di risultato”.

Intanto è stato già proclamato uno sciopero di 10 ore. “Nei prossimi giorni decideremo quando e in che modalità mettere in atto la protesta”, conclude il sindacalista della Fiom. I prossimi appuntamenti con l’azienda, invece, sono fissati per l’11 e il 12 maggio, ma i lavoratori non aspetteranno in silenzio.

Come accaduto nelle scorse settimane, infatti, viene ribadito un forte “no” ai microchip per il controllo degli operai, ai permessi annui retribuiti da eliminare, a mezz’ora di lavoro gratis al giorno per recuperare quelli già usufruiti, a più flessibilità dei giorni e degli orari, oltre ai temi cruciali per i due stabilimenti liguri, i ritardi sul ribaltamento a mare per il cantiere di Sestri Ponente e l’ipotesi di scorporo del settore meccanica per quello di Riva Trigoso.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.