Sestri Levante. Tre ore di protesta, ma non si escludono nuove iniziative. I lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso hanno proclamato uno sciopero spontaneo dalle 13 fino alle 16 di questo pomeriggio. Tutto è partito in seguito all’arrivo di alcune lettere di trasferimento, definite “ingiustificato”, per due iscritti alla Fiom Cgil.
Un ulteriore tassello che complica la trattativa tra azienda e sindacati. “L’azienda, anche se con toni diversi, ha ribadito che non sarà prorogato il contratto integrativo scaduto il 31 marzo – aveva dichiarato pochi giorni fa Sergio Ghio, Fiom Cgil – le posizioni, quindi, rimangono distantissime e tra una decina di giorni ci verrà consegnato un documento sulle politiche industriali e i carichi lavorativi, da cui Riva Trigoso potrà sapere qualcosa di più in merito al paventato scorporo del settore meccanica”.
“L’azienda persegue una strada che porta inevitabilmente allo scontro – aveva concluso Ghio – già da ora, infatti, i lavoratori vedranno le ripercussioni sulle buste paga, che subiranno un taglio di circa 70/80 euro, senza dimenticare i premi di risultato”.
Una situazione che interessa tutti gli stabilimenti del gruppo, con i sindacati che hanno ribadito un forte “no” ai microchip per il controllo degli operai, ai permessi annui retribuiti da eliminare, a mezz’ora di lavoro gratis al giorno per recuperare quelli già usufruiti, a più flessibilità dei giorni e degli orari, oltre ai temi cruciali per i due stabilimenti liguri, i ritardi sul ribaltamento a mare per il cantiere di Sestri Ponente e l’ipotesi di scorporo del settore meccanica per quello di Riva Trigoso.