L'impegno

Amiu, dopo il corteo Tursi fissa la data per il tavolo. I sindacati: “ O il 29 aprile  parte la trattativa o torneremo qui” fotogallery

Dopo il corteo Tursi fissa la data per il tavolo di confronto, ma la tensione rimane alta

Genova. Si è concluso con la promessa di un incontro che si terrà il 29 aprile alla 10.30 per avviare la trattativa sul futuro dell’azienda la lunga mattinata dei lavoratori di Amiu che hanno scioperato dando vita a un lungo corteo che si è snodato dallo stabilimento della Volpara fino a Palazzo Tursi. Il sindaco Doria non c’era ma il lavoratori di Amiu sono stati ricevuti dal neo assessore all’ambiente Italo Porcile e dal consigliere delegato della città metropolitana Enrico Pignone.

Al termine dell’incontro i sindacati hanno spiegato ai lavoratori che nel frattempo verrà fissata la data di un nuovo sciopero: “Non ci fidiamo più – hanno detto al megafono – e se Amiu non verrà messa in sicurezza senza ricorrere alla privatizzazione, daremo vita a un corteo che non sarà tranquillo come quello di oggi”.

“Riteniamo il Comune, in qualità di proprietario, primo responsabile del futuro di Amiu – hanno spiegato questa mattina i lavoratori in piazza – allo stesso modo siamo preoccupati per la situazione aziendale, che vede gran parte del gruppo dirigente coinvolto in una serie di inchieste giudiziarie che di fatto hanno portato ad una sorta di commissariamento con l’assunzione di un direttore generale a tempo determinato, il cui mandato scade alla fine dell’anno, e di numerosi consulenti e dirigenti part-time, sempre a tempo determinato che non consentono di effettuare le scelte necessarie al futuro, lasciando l’azienda allo sbando ed alla deriva”.

Sindacati e lavoratori chiedono la definizione di un accordo di programma che preveda la messa in sicurezza dell’azienda, l’unicità del ciclo, la garanzia e la tutela dell’occupazione e del reddito dei lavoratori e la quantità degli investimenti.

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