Genova. Oltre la metà delle domande per il risarcimento dei danni dovuti alle alluvioni sono risultate incomplete o sbagliate. Il dato emerge da “A&B”, la rivista della Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Liguria, che racconta il lavoro del gruppo di professionisti volontari dell’area tecnica che ha affiancato la Camera di Commercio di Genova nella verifica delle domande di contributo economico presentate dalle attività danneggiate dalle alluvioni di ottobre e novembre dello scorso anno.
“Un supporto che ha portato a risultati di grande successo in termini di tempestività nell’erogazione dei risarcimenti, ma anche a scoprire una realtà sconcertante: oltre metà delle domande sono giunte incomplete (anche senza foto o descrizione del danno) e in buona percentuale lo sono per ora rimaste, senza poter essere risarcite, nonostante l’aiuto gratuito offerto sin dal primo momento da ingegneri, architetti, periti industriali, geologi, geometri e dottori agronomi e forestali”, dichiara il presidente dell’ordine Maurizio Michelini.
Un “esercito” di circa 500 professionisti, disposti a fornire supporto e perizie gratuite alle attività economiche danneggiate che, paradossalmente, hanno in parte declinato l’offerta, rinunciando a presentare la domanda (circa un quinto) o preferendo pagare intermediari e periti.