Genova. Le istituzioni con i lavoratori portuali, tutti insieme contro il Governo e la riforma in cantiere. Mentre l’alta adesione alla protesta paralizza lo scalo genovese, le parole del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e del numero uno dell’Autorità Portuale Luigi Merlo non lasciano dubbi sull’unità d’intenti sotto la Lanterna.
“E’ significativo – ha detto Burlando – che dopo tanta conflittualità locale, che ha caratterizzato i decenni precedenti, da tempo non si facevano più scioperi. Ora l’agitazione è provocata da un conflitto nazionale. Sarebbe bene che un settore vitale come quello portuale avesse risposte. L’economia spinge verso la concentrazione su nodi forti e il Nord Tirreno è il polo forte dell’Italia, gestisce il 60% delle merci via mare. Per cui ci sembra di avere il diritto ad essere ascoltati e che si tenga conto di quello che diciamo”.
“A Genova – ha fatto eco Merlo – c’è una alta adesione a questo sciopero che arriva dopo tanti anni dall’ultima agitazione e che il Governo poteva evitare con il dialogo. Io condivido la protesta. C’è molta tensione tra i lavoratori per le incertezze sul futuro delle compagnie e dei servizi portuali”.