Genova. Il progetto “Social street”, presentato oggi alla Camera di Commercio, ha avuto come protagonisti, da un lato, i Centri integrati di via genovesi e, dall’altro, 5 giovani che avevano già partecipato con CLP a un’esperienza sul campo per avvicinare al web le piccole imprese. L’obiettivo resta quello di sviluppare le competenze e le strategie di comunicazione sul Web 2.0, ma questa volta a formarsi non sono state le singole imprese bensì i consorzi di via, inclini per definizione a innovare e a lavorare in rete.
Così, 29 CIV si sono fatti intervistare dai 5 giovani “trainers” sull’utilizzo dei social media e 14 sono entrati in aula al CLP per andare a lezione di Facebook, Twitter, YouTube, Instagram ecc. Dal progetto sono nati anche una pagina Facebook dedicata (“Civ Social Street”) e un hashtag: #socialciv.
Nell’incontro di oggi, il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia e la presidente del CLP Patrizia De Luise hanno tracciato un bilancio dell’iniziativa con le associazioni di categoria e il mondo dei CIV e consegnato gli attestati di partecipazione ai 14 consorzi che hanno partecipato al lavoro in aula. “I CIV – fa notare Maurizio Caviglia – sono delle comunità vere e proprie di commercianti, artigiani, residenti e associazioni, nate e cresciute sul territorio, che ora entrano nella community del web 2.0 per continuare a svolgere in modo nuovo il proprio ruolo di laboratori di innovazione”.
In conclusione è stato annunciato il nuovo sportello digitalizzazione che le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato apriranno ad aprile per rispondere alle domande concrete delle singole aziende in materia di digitalizzazione. “Il nuovo sportello – chiude Patrizia De Luise – è la naturale prosecuzione del progetto Google/Unioncamere per portare le eccellenze del Made in Italy nel mondo attraverso il web, con il quale i nostri giovani digitalizzatori hanno supportato, per 6 mesi, 50 imprese genovesi nello sviluppo della propria presenza on line. Con l’attività di sportello mettiamo a sistema il lavoro già fatto e speriamo di portare presto a 100 il numero delle imprese beneficiarie.”