Riva Trigoso. I cantieri navali di Riva Trigoso impiegano circa 500 persone nell’area navale e 200 nella meccanica, settori entrambi importanti per la produttività dell’azienda.
“Ora, pur in mancanza di comunicazioni ufficiali, da indiscrezioni ed anticipazioni di stampa si affaccia un piano di cessione dell’area meccanica ad una società esterna, dopo che nel 2011 era stata prospettata la chiusura dello stabilimento. È evidente che si tratta di un giochetto volto, da una parte, a far digerire il rinnovo di un contratto integrativo aziendale che chiede sempre più ai lavoratori, dall’altra ad aprire la strada alla svendita dell’Azienda”. Questo si legge in una nota de L’Altra Liguria, contraria a queste manovre.
“Portate avanti con scarsissima trasparenza, che rischiano di indebolire l’Azienda, e chiede che si apra un confronto serio e costruttivo tra Azienda e Istituzioni, mettendo al centro la salvaguardia dei posti di lavoro e le attività produttive. Non è accettabile che il settore navale italiano venga continuamente messo in crisi dalla mancanza di un piano industriale serio che non sia rivolto solo alla necessità di mettere pezzi sul mercato per ottenere liquidità – termina la nota – Esprimiamo inoltre apprezzamento per l’intervento dei sindaci del Tigullio e solidarietà ai rappresentanti della FIOM che giovedì saranno impegnati in un incontro che speriamo possa essere proficuo per i lavoratori”.