Lavagna. La diga Perfigli non piace ai proprietari dei terreni situati lungo l’Entella, che recentemente si sono anche visti recapitare una lettera da parte della Città Metropolitana, che annunciava loro l’inizio degli espropri a partire dal prossimo 9 aprile.
Subito è scattata la mobilitazione del comitato “Piana dell’Entella”, che riunisce la maggioranza dei frontalieri e che da sempre è contrario all’opera, più volte descritta come “inutile e dannosa”. Proprio ieri sera si è svolta una riunione del comitato, a cui ha preso parte anche il sindaco di Lavagna, Pino Sanguineti.
“Da anni definiamo la diga inutile e pericolosa per il territorio e abbiamo quindi deciso di muoverci concretamente per ottenere prima di tutto la sospensione degli interventi, optando per il ricorso al Tar, che probabilmente verrà affidato all’avvocato Granara, che già conosce bene l’argomento”, dichiara Evro Margarita, presidente del comitato.
Questo sarà solo il primo passo. “L’obiettivo finale sarà quello di sederci ad un tavolo con la nuova amministrazione regionale che verrà eletta per ridiscutere tutto, presentare le tante criticità del progetto e quindi rifarlo – conclude Margarita – con la diga si parla di mitigazione del rischio idraulico, noi vogliamo invece la completa messa in sicurezza e non è sicuramente quest’opera a poterla garantire”.