Genova. Trasporto pubblico regionale verso lo sciopero dopo la rottura tra aziende Regione e sindacati sull’utilizzo del ‘fondino’ arrivata in tarda serata al termine di un incontro fiume durato quasi sette ore.
Sindacati, Regione e aziende del trasporto ligure si sono confrontati per tutto il pomeriggio sull’utilizzo del ‘fondino’ da 12 milioni di euro che doveva consentire ad Amt e alle altre aziende pubbliche di risparmiare sui costi del personale mandando anticipatamente a casa una quota di dipendenti, operazione indispensabile per partecipare alla gara per il bacino unico del trasporto che dovrà essere indetta entro marzo. Ma lo scontro, che va avanti da settimane su chi può usufruire dello scivolo, oggi ha portato alla frattura: Per le aziende in pratica sarebbero soltanto o quasi gli ‘indiretti’ (cioè gli amministrativi) a poter usufruire del fondino, per i sindacati invece devono essere inseriti anche gli autisti che però dovrebbero essere sostituiti almeno in parte grazie a nuove assunzioni.
Oggi tutti i nodi sono venuti al pettine quando dopo diverse ore di riunione ‘plenaria’ una riunione ‘ristretta ha provato a stilare un documento che doveva rappresentare di fatto la bozza di delibera sulla ripartizione del fondino che l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco avrebbe voluto portare in giunta questo venerdì.
“La Regione ha bloccato la possibilità di nuove assunzioni facendo in modo che di fatto il fondino lo pagheranno gli autisti che resteranno al lavoro” spiega Andrea Gamba Filt Cgil. “Abbiamo continuato fino a poco fa a provare a scrivere alcuni emendamenti ma poi l’assessore Vesco ci ha detto che era troppo tardi”.
Da qui la rottura che porterà allo sciopero. La data verrà ufficialmente comunicata domani al termine di una riunione tra le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Faisa Cisal. La prima data utile dovrebbe essere quella del 10 marzo e lo sciopero sarà a livello regionale.