Sestri levante

Nuovi parcheggi, Conti (Popolo per Sestri): “Seri dubbi sulla legittimità del ‘piano della stazione'”

Posteggio di piazza della Stazione a Sestri Levante

Sestri Levante. “Fa senz’altro piacere a tutti avere a disposizione più parcheggi ma mi corre l’obbligo morale di informare la cittadinanza sui passaggi che hanno consentito di realizzare il cosiddetto piano della stazione”. Marco Conti, capogruppo di Popolo per Sestri, va all’attacco della giunta comunale.

“E’ una scelta operata durante il primo mandato del Sindaco Lavarello, con l’Assessore Giorgio Calabrò all’urbanistica. Non dimentichiamo la mancata acquisizione dalle FF.SS., da parte del Comune, dell’area a ponente della Stazione, laddove si sono realizzati i box interrati e il grande edificio prospiciente la piazza. Come i nostri Amministratori ben sanno, a suo tempo le FF.SS. avevano predisposto, per quell’area, un atto di vendita al Comune per un costo totale di 900 mila euro. Il Comune aveva in cassa la disponibilità necessaria e anzi di più (circa 2 milioni di euro). Il Sindaco non sottoscrisse mai quell’atto nonostante i ripetuti inviti. Ragion per cui le Ferrovie misero all’asta l’area, ricavandone ben 3,4 milioni di euro. In quell’area il PUC prevedeva volumetrie pari a mc 3500 ma con una bella variante, a gara pubblica esaurita e vinta da uno dei concorrenti, i volumi aumentarono a mc 6811. Quasi il doppio. Un bel regalino senza dubbi da parte dell’amministrazione comunale”.

“Sulla legittimità di tutta l’operazione ci sarebbe molto da dire tanto è vero che in occasione del congelamento del PUC (delibera C.C n° 110 del 22 dicembre 2010) in data 5 aprile 2011 fu presentato, contro la delibera, un ricorso al TAR (Società Levante Srl)”

“Per quanto riguarda il polo sanitario che verrà insediato all’interno del grande edificio – conclude Conti – l’operazione è gestita attraverso la società Stella Polare Spa, il cui legale rappresentante, guarda caso, è espressione della locale sezione del Partito Democratico e grande elettore del Sindaco Valentina Ghio. Inoltre si utilizza denaro pubblico per creare uno spazio destinato ad almeno cinque medici che, a quanto mi risulta, sembrerebbero gli stessi che hanno ricevuto lo sfratto nei locali dove attualmente svolgono la propria attività”.

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