Liguria. La Regione si schiera al fianco dei balneari e lo farà verificando “la veridicità delle informazioni circa il disegno di legge sulle aste per le concessioni demaniali e si impegna a mettere in atto tutte le azioni politico-istituzionali affinché venga scongiurata tale evenienza”. Lo stabilisce un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale su proposta di Melgrati (Fi) e sottoscritto anche da Antonino Miceli (Pd), Carmen Patrizia Muratore (Percorsi in Liguria), Marco Limoncini (Udc), Angelo Barbero (Gruppo misto), Maurizio Torterolo (Lega Nord Liguria-Padania), Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente), Franco Rocca (Ncd) e Raffaella Della Bianca (Gruppo misto).
Nel documento si ricorda l’iniziativa proposta nella Regione Marche “tesa a scongiurare le evidenze pubbliche delle imprese balneari e l’aumento dei canoni demaniali” e si sottolinea che il Governo starebbe lavorando a una bozza di disegno di legge di riordino del demanio marittimo che prevede le aste per le concessioni in essere e l’aumento dei canoni demaniali.
Secondo i firmatari dell’ordine del giorno “una situazione tale distruggerebbe un’eccellenza del turismo italiano in nome della burocrazia europea e delle multinazionali che ne trarrebbero vantaggio mettendo a serio rischio il futuro di migliaia di aziende e di posti di lavoro, e rispetto alla quale nessuna soluzione è stata individuata dagli enti preposti a tutela delle imprese italiane e liguri nello specifico e anche per gli operatori del settore balneare della nostra regione il disegno di legge di riordino del demanio marittimo costituirebbe un grave danno economico e sociale”.