Economia

Esaote, i sindacati: “Esternalizzazioni solo con precise garanzie”. E chiedono a Comune di andare avanti su Puc

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Genova. Un’ennesima conferenza dei servizi rinviata a data da destinarsi, con il conseguente rinvio della seduta del consiglio comunale che avrebbe dovuto dare il via libera definitivo al cambio del Puc che dovrà riportare a industriali le aree di Esaote che si libereranno dopo il trasferimento agli Erzelli e che secondo i piani dell’azienda avrebbero dovuto essere vendute come destinazione commerciale con un ricavo di circa 16 milioni di euro.

Il cambio di destinazione d’uso (o, meglio, il ritorno all’originario uso industriale, visto che la variante decisa dalla passata amministrazione comunale era stato subordinata a impegni precisi in termini occupazionali e di sviluppo), è stato chiesto dai lavoratori prima dell’estate e votato da un ordine del giorno dello stesso consiglio comunale. Nel frattempo l’azienda è andata avanti con il suo piano industriale che prevede ora l’esternalizzazione di oltre 50 dipendenti, esternalizzazione da sempre osteggiata da sindacati e lavoratori perché ad oggi ancora priva delle necessarie garanzie. A ‘rilevare’ i lavoratori dovrebbe essere l’azienda lombarda Elemaster ma i sindacati con Elemaster non hanno mai parlato mentre il nuovo amministratore delegato di Esaote avrebbe detto che incontrerà i sindacati a fine marzo. Peccato che le procedure di esternalizzazione potrebbero partire già questa settimana.

“Non siamo coinvolti a nessun livello – dice Antonio Caminito Fiom Cgil – oggi abbiamo incontrato l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova che ci ha spiegato che la conferenza dei servizi è stata rinviata perché ci sarebbe una trattativa in corso tra Regione, Esaote e Elemaster che potrebbe portare a un’ipotesi di intesa generale sul trasferimento di Elemaster agli Erzelli e sul fatto che Elemaster acquisisca tutto il ramo d’azienda del collaudo”.

Il problema è che “Esaote non ha ancora detto nulla. Non ci ha voluto spiegare di cosa discutono e quali sono le base della trattativa. Secondo noi le condizioni non ci sono per questo chiediamo al Comune di Genova di andare avanti sul cambio del Puc” spiega Andrea Baucia dell’rsu.
I sindacati nei prossimi giorni chiederanno ai capigruppo di Tursi di presentare un’interrogazione a risposta immediata per la seduta del consiglio di martedì prossimo, “in modo che l’assessore Piazza chiami l’azienda per avere finalmente una risposta. Martedì, se non ci sono novità, verremo qui con i lavoratori” annunciato Baucia e Caminito.

“Non dimentichiamo che ogni esternalizzazione portata avanti in questa fascia di territorio è andata male – aggiunge Bauci – quindi per i colleghi che hanno portato avanti fino ad oggi quest’azienda vogliamo garanzie vere, sennò saremo sempre contrari a ogni esternalizzazione”.

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