Cronaca

Bolkestein, i balneari presentano manifesto-decalogo: “No aste per noi imprese ecosostenibili”

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Regione. Sulla direttiva Bolkestein sono in vista nuovi confronti governativi, parlamentari ed europei per trovare rapidamente una soluzione per un provvedimento che nel 2020 imporrà l’asta per le concessioni balneari. La Liguria è fra le più “colpite” dal provvedimento.

Nel corso di un’affollata assemblea di operatori, in mattinata, nella sede della Regione Liguria, a Genova, l’associazione “Donnedamare” per l’impresa balneare”, guidata da Bettina Bolla, e il Cesab-Centro ricerche scienze ambientali e biotecnologiche, hanno presentato il “Manifesto per lo sviluppo sostenibile e della ricettività marina”.

Con questa iniziativa, gli operatori vogliono ribadire con forza e decisione che le circa 1300 imprese balneari eco-sostenibili liguri portatrici sane di buone pratiche devono essere escluse dalla eventualità delle aste pubbliche, poiché in linea con la corretta applicazione della direttiva servizi (CE 123/2006), la cosiddetta Direttiva Bolkestein Ue, appunto.

Con l’entrata in vigore della Bolkestein, senza correttivi, affermano gli operatori, “le multinazionali avranno libero accesso nei territori, con gravi rischi per l’ambiente”. Gli operatori sottolineano come uno sviluppo sostenibile sia invece “alla base della crescita turistica, culturale, economica del Paese”. Da qui il “Manifesto” con dieci punti “imprescindibili” per tutti gli operatori.

Una sorta di decalogo comportamentale che impone il libero accesso al mare per tutti, la gestione eco-sostenibile degli spazi, più formazione, l’accoglienza e il rispetto delle aree e degli spazi, la salvaguardia della natura, la promozione della conoscenza dei luoghi, la sostenibilità energetica, lo sviluppo della filiera verde nelle strutture, la lotta ai rumori molesti, l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Per la Giunta della Regione Liguria è intervenuto l’assessore al Turismo Angelo Berlangieri, presenti anche i consiglieri regionali Edoardo Rixi e Marco Melgrati e l’ex presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza.

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