Genova. Gino Mamone e Corrado Grondona, l’imprenditore e il funzionario Amiu arrestati giovedì scorso nell’ambito dell’inchiesta su un giro di escort in cambio di appalti per lo smaltimento dei rifiuti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
I due, assistiti rispettivamente dagli avvocati Andrea Campanile e Sandro Vaccaro, non hanno risposto alle domande del gip Roberta Bossi. Nell’inchiesta sono stati arrestati anche gli imprenditori Stefano e Daniele Raschellà, Claudio Deiana, Vincenzo e Luigi Mamone.
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