Le tecniche “salvavita” diventano spettacolo. A Finale Ligure tra elicotteri e dimostrazioni c’è “Viva 2014” fotogallery

Liguria. Dimostrazioni di tecniche di soccorso, manovre salvavita di rianimazione cardiopolmonare, recuperi in elicottero. Non è un film, è , la settimana di sensibilizzazione indetta dal 13 al 19 ottobre in tutto il territorio europeo, promossa in Italia dall’IRC (Italian Resuscitation Council) per diffondere la conoscenza delle procedure che servono per soccorrere chi è in arresto cardiopolmonare. Un’iniziativa che ha riguardato anche Genova, mentre l’evento forse più spettacolare è ancdato in scena a Finale Ligure.

“La giornata è stata magnifica – ha detto raggiante Giuseppe Valente, presidente della Croce Verde di Finalborgo – una dimostrazione mai vista prima con i miei occhi. Una cosa che rimarrà nel tempo”.

Gli eventi formativi e le dimostrazioni sono stati organizzati grazie all’impegno dei militi della Corce Verde di Finalborgo: “Dobbiamo ringraziare tutti quelli che sono intervenuti – chiarisce il direttore dei servizi, Stefano Rocca – soccorso alpino, Marina, Finanza, che hanno voluto dimostrare le capacità di intervento che hanno sul territorio. La manifestazione è nata perché noi volontari vogliamo insegnare a tutti come salvare una vita: abbiamo già in questi giorni i primi risultati, la scorsa settimana un 15enne ha salvato la vita ad un coetaneo proprio grazie alle manovre di rianimazione. Tutta la popolazione le deve imparare, e noi siamo qui per insegnarle”.

Con loro anche i tecnici della XXIII Delegazione Alpina di Ponente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, assistiti nelle loro manovre di “corda e cuore” da partners elicotteristici istituzionali.

“Partecipare a questo evento è una grandissima gioia – commenta Gianluigi Persico del soccorso alpino – abbiamo aderito con grande entusiasmo all’iniziativa, e siamo riusciti a coinvolgere anche gli elicotteri della Marina Militare e della Guardia di Finanza”. E proprio questi ultimi hanno dato spettacolo in cielo, per la gioia di grandi e piccini.

Uno spettacolo di altissimo livello, concentrato nel complesso storico dei Chiostri di Santa Caterina e negli spazi dello Stadio Comunale “Borel”, che ha visto muoversi sinergicamente il mondo del volontariato e le professionalità più avanzate del soccorso, nel comune intento di meglio divulgare le concrete manovre salva-vita della Rianimazione Cardiopolmonare.

“L’arresto cardiaco colpisce in Europa oltre 400.000 persone ogni anno, circa 60.000 in Italia. – sottolinea Giuseppe Ristagno del Comitato Scientifico di IRC – Ogni giorno nel Continente muoiono per questa patologia oltre 1000 persone”.

“Il significato di quello che presentiamo oggi è ‘arrestare l’arresto cardiaco’ – spiega Walter Cataldi, primario del pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona e presidente nazionale di IRC – una situazione nella quale la persona non è morta ma non ha coscienza, polso o respiro. Se si interviene in pochi minuti torna come prima, perché molto spesso non c’è un motivo per cui debba morire, o comunque è rimediabile. Se, mentre non ha coscienza e non respira, nessuno gli fa un massaggio cardiaco e chiama il 118 con un defibrillatore, la persona muore; se invece qualcuno lo chiama, non muore. Dobbiamo quindi diffondere la conoscenza di queste manovre in tutta la popolazione, perché se io in questo momento avessi un malore è più probabile che vicino a me ci sia una persona comune e non un medico, ed è la persona comune che deve sapere cosa fare”.

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