Carasco. E’ passato un anno, il ponte di Carasco è stato ricostruito, ma la Fontanabuona è sempre alle prese con l’incubo infrastrutture. Ad un anno dal tragico crollo che costò la vita a due persone e aggravò la già difficile situazione di un’intera valle, il Comitato Pro Tunnel Fontanabuona Rapallo aderisce alla Fiaccolata di mercoledì 22 ottobre in memoria di Lino Gattorna e Claudio Rosasco organizzata dai NonMorti.
Ma non solo: il 22 ottobre sarà solo un punto di partenza per “La via crucis del territorio”, un’iniziativa che andrà avanti nel tempo e che sottolineerà tutte le stazioni di dolore (situazioni di criticità) dovute anche alla mancanza di collegamenti.
“Oggi la richiesta è più chiara che mai – afferma il portavoce del Comitato Giansandro Rosasco -: che si arrivi alla firma del finanziamento scritto e certo entro i primi mesi del 2015. Non importa se i lavori partiranno più avanti, occorre però l’impegno finanziato e sottoscritto. Nessuno pensi di replicare l’incetta di voti avuti alle passate elezioni regionali con la promessa del tunnel perchè ormai, noi per primi, non daremo più credito a parole e promesse”.
“Ribadiamo per l’ennesima volta – continua – che il territorio produce in tasse e contributi l’equivalente di un tunnel ogni due anni, quindi che non vengano a cercare di mischiare le carte in tavola perchè il Comitato sarà sempre vigile e presente. E soprattutto non vengano a presentarci l’opera come un favore o un regalo al territorio perché ce lo saremo pagato noi”.
Sul banco degli imputati, insomma, finiscono Regione Liguria e tutti gli organi istituzionali competenti: “Non crediamo allo scaricabarile sul Governo o sui vari Ministri. Se non hanno la forza politica per un’opera economicamente così sobria e voluta dal territorio è inutile proporsi nuovamente alla guida di una Regione per cose ben più importanti. Facciano un esame di coscienza e nel caso lascino il posto a chi può avere più competenza o peso politico”.
Un’ultima nota, questa volta di cronaca: è stata ritrovata questa mattina, ad un anno di distanza, l’auto di Sara Demartini, la giovane che si salvò miracolosamente dopo essere finita nel
fiume. A segnalare la presenza di una vettura nelle acque del torrente Lavagna, intorno alle 9.30, il titolare del campeggio “Parco Vacanze Paradiso” che sorge in località Menini nel comune
di Carasco.