Genova. C’è un concreto rischio di fallimento per l’azienda genovese di trasporto pubblico locale che nel 2015, se non verranno apportati dei correttivi, potrebbe vedere “l’azzeramento del capitale sociale e la messa in liquidazione della società”. Lo rende noto un comunicato dell’azienda che oggi ha approvato il bilancio 2013 con un utile di 83 mila euro e prevede la chiusura del 2014 vicino al pareggio.
Ma il 2015 è un buco nero: “Il socio unico di Amt, per evitare tale prospettiva e difendere la sopravvivenza dell’azienda pubblica, ha condiviso la necessità di attivare tutte le misure necessarie, avendo altresì l’obiettivo di garantire il livello del servizio e di salvaguardare l’occupazione in attesa di conoscere le specifiche e l’iter della gara sull’unico lotto regionale”.
Per questo Amt “è impegnata ad avviare da subito un confronto con le organizzazioni sindacali volto alla rinegoziazione di tutte le pattuizioni collettive di secondo livello, con l’esclusione delle specifiche parti che riguardano il contratto di solidarietà”. “La comunicazione formale alle organizzazioni sindacali della disdetta di tali pattuizioni a far data dal 2 febbraio 2015 – conclude la nota – è da intendersi in funzione di tale impegno”.